Via le vecchie caldaie, arriva il teleriscaldamento

Con il nuovo inceneritore spariranno metano e gasolio. Ma Azienda energetica resta fuori dall'affare



BOLZANO. Via le vecchie caldaie centralizzate, avanti con il teleriscaldamento. Il business del calore legato al nuovo inceneritore sta prendendo forma. Verrà presentato a giorni a Comune e Provincia uno studio coordinato da Eco Center sulle possibilità di espansione. Ae verrebbe penalizzata due volte: perché in prospettiva si venderà meno metano e perché resterà fuori da Ecotherm. Ecotherm è la società controllata oggi al 100% da Sel già impegnata nel teleriscaldamento a Bolzano e che in prospettiva gestirà la distribuzione del calore prodotto dal nuovo inceneritore, attivo dal 2013. L'accordo con la Provincia è che il Comune entri in Ecotherm al 50% attraverso una propria società. Seab è stata da subito in prima fila, perché è società specializzata nella gestione delle reti, ma in Comune prima dell'estate avevano accarezzato l'idea di fare partecipare all'operazione anche Ae, partner interessante per due motivi: dispone di più liquidità di Seab e già opera nel teleriscaldamento (a Merano). L'ingresso in Ecotherm costerà una decina di milioni solo per le quote, più gli investimenti della nuova rete. Da mesi la Provincia incalza il Comune perché decida, ma le trattative vengono gestite solo ai piani alti, tra sindaco Luigi Spagnolli, vicesindaco Klaus Ladinser e city manager Helmuth Moroder. Le ultime notizie danno per esclusa la partecipazione di Ae. Lo conferma il presidente di Seab Rupert Rosanelli: «Al business plan stiamo lavorando noi e Sel». Massimiliano Sturaro, presidente di Ae, confessa di non contarci più: «Abbiamo partecipato ai primi incontri tecnici, poi più nulla. In Comune è maturata la decisione di puntare solo su Seab». Ma la maggioranza comunale non ne sa nulla. «Ogni volta che abbiamo chiesto chiarimenti sul teleriscaldamento, il sindaco ci ha detto di stare tranquili. Informazioni però non ne riceviamo», si sfoga Claudio Della Ratta (Psi). Sull'esclusione di Ae circola la versione che non trattandosi di una società in house, a differenza di Seab, non sarebbe possibile l'affidamento diretto della gestione del calore. LA RETE. La rete del teleriscaldamento sarà il più possibile estesa. Ne ha bisogno Eco Center, che gestisce l'inceneritore, per evitare la dispersione di calore, ne ha bisogno Ecotherm. Durante il seminario «Incenerimento e qualità dell'aria», organizzato ieri da Eco Center e Eco research Marco Palmitano (amministratore di Eco Research) ha annunciato che tra pochi giorni verrà presentata a Comune e Provincia la ricerca effettuata sullo stato delle caldaie in tutta la città. L'obiettivo è proporre il teleriscaldamento in primis ai palazzi ancora riscaldati con il gasolio, per puntare poi agli impianti centralizzati a metano. Ae è una delle società più impegnate nella vendita del metano a Bolzano, mentre Seab gestisce la rete. Sarà dunque soprattutto Ae a perdere parte del giro di affari. Sturaro si dichiara tranquillo: «Sarà un percorso lungo, non credo che perderemo una quota rilevante». Ma lo stesso Palmitano ammette: «Il teleriscaldamento sostituirà parte del metano. Per questo è importante che Seab, impegnata nelle reti, entri in società». La rete è già abbozzata. Un primo anello comprenderà l'ospedale, viale Europa e viale Druso, con molte utenze pubbliche (scuole). Un altro anello è previsto da via Druso in direzione via Palermo e Isarco. E ancora, via Roen, corso Libertà, l'area di ponte Talvera con diramazioni verso l'Eurac e via Cadorna. (fr.g.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità