la polemica

Via Macello cambia nome Infuriati gli artigiani

BOLZANO. Sta diventando un caso la strada intitolata al vigile del fuoco volontario Alexander Mayr, deceduto in servizio dopo essere stato travolto da una frana sulla statale del Brennero, a...



BOLZANO. Sta diventando un caso la strada intitolata al vigile del fuoco volontario Alexander Mayr, deceduto in servizio dopo essere stato travolto da una frana sulla statale del Brennero, a Campodazzo. L’intitolazione, fortemente voltuta dall’ex sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli che aveva anche richiesto alla Provincia la deroga per poter intitolare un tratto di strada al vigile, dal momento che non erano trascorsi i previsti dieci anni dalla morte, sta creando notevoli disagi a residenti e artigiani che su quella strada vivono e lavorano.

Il tratto di strada che si è chiesto di poter intitolare a Mayr, è quello all’inizio di via Macello, di fronte alla caserma dei vigili del fuoco del Centro (parcheggio Mayr Nusser).

In particolare sono gli artigiani che lamentano una rapidità inconsueta nel cambio di nome, che non ha dato loro il tempo di organizzarsi.

Il signor Licio D’Angelo, artigiano in pensione e proprietario di uno dei locali che affacciano sulla strada, accusa l’assoluta mancanza di comunicazione da parte del comune: «Ho affittato il mio locale a una ditta che si occupa di manutenzione delle piscine. Questi pochi giorni dopo la stipula del contratto di locazione hanno stampato tutto il necessario: carte intestate, pubblicità e persino le scritte sui furgoni, e si sono visti cambiare nome della strada da un giorno all’altro subendo un grave danno economico. E così come loro agli altri artigiani sulla strada che dopo anni di attività adesso devono spiegare ai loro clienti che non hanno cambiato indirizzo. L’unica comunicazione, secondo il signor D’Angelo è un foglio che non specificherebbe una data per il cambio di nome.

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