BOLZANO

Via Resia, alloggi Ipes invasi dalle cimici

L’allarme di una famiglia: nostra figlia è piena di punture, non può più stare qui. Inutili tre disinfestazioni. «Purtroppo l’Istituto non prende in mano la situazione»


di Alan Conti


BOLZANO. «Ogni mattina mia figlia si svegliava con dei bubboni sulla pelle non riuscivamo a capire cosa fosse poi ci siamo resi conto che ci trovavamo di fronte a un’infestazione di cimici da letto». Comincia così, nel settembre 2015, l’odissea di un’inquilina di un alloggio Ipes al civico 77 di via Resia che, da quasi un anno, non riesce ad avere ragione di questi piccoli insetti che si nutrono del nostro sangue. «Ci siamo ritrovati la stanza da letto piena. Purtroppo si infilano dappertutto ed è praticamente impossibile riuscire a bonificare bene se non si procede con un lavoro su tutto il condominio. Abbiamo anche provato a sostituire il parquet con delle piastrelle, ma non riusciamo a venirne a capo. Il brutto è che siamo sistematicamente ignorati dall’Ipes e dall’amministratore di condominio». Fino ad oggi la famiglia ha cercato di rimediare in autonomia. «Abbiamo pagato a nostre spese ben tre disinfestazioni da parte della ditta specializzata Kofler. Ogni volta una spesa di 600 euro. Stavolta, però, sono stati gli stessi addetti a dirci che è totalmente inutile continuare così perchè, evidentemente, il problema arriva da qualche altra unità abitativa». La cimice da letto, infatti, è capace di fiutare il sangue fino a quattro metri di distanza e ha dimensioni molto ridotte. Si spostano con estrema facilità e le bonifiche, come con la gran parte degli insetti, andrebbero fatte sulla più ampia scala possibile. «Lo studio Zucchiati che segue il nostro condominio non ha mai dato seguito alle nostre segnalazioni e l’Ipes non si è mai preoccupata nemmeno di controllare gli alloggi. Ci sono appartamenti che sono vuote da anni: come fanno ad essere sicuri che non si stia formando lì una colonia di cimici?».

Lo studio che amministra il condominio, ieri irraggiungibile, pare comunque aver deciso per l’intervento. «Mi hanno assicurato che passeranno a guardare cosa sta accadendo. È necessario il loro interessamento perché sono loro che poi possono fare da raccordo con l’Ipes e decidere di disinfestare. Io non ho scelta perché la salute di mia figlia è a rischio. Non posso correre il pericolo che abbia uno shock anafilattico di tipo allergico. Sono giorni che dorme dalla nonna perché non ci fidiamo a tenerla in casa con noi».

Le cimici dei letti possono deporre fino a cinque uova al giorno per un totale di 500 in tutta la vita. Maturano in circa una o due settimane quindi la riproduzione è particolarmente rapida.

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