Bolzano

Via Visitazione, il Comune offre i box ai residenti 

Sugli alloggi sociali contestati il sindaco Renzo Caramaschi risponde alla petizione firmata da 400 bolzanini: intende risolvere il nodo dei parcheggi. Una quota sarà destinata ai confinanti



BOLZANO. "Adesso li incontro io...". È un annuncio: il quale rivela che sarà il sindaco a prendere in mano la questione di via Visitazione. Accompagnato, l'annuncio, da una rassicurazione: "Risolveremo insieme anche il nodo dei parcheggi". Dunque il comitato dei residenti, con alle spalle le 400 firme di protesta contro il progetto che vedrà in quel tratto di strada, nei pressi del civico 90, la costruzione di alcuni alloggi sociali destinati alle madri single, potrà aggiungere le sue ragioni a quelle del municipio. Il quale, per inciso, è proprietario dell'area dove tempo fa sorgeva l’osteria Santa Maria e che ora, dopo un ritardo di almeno dieci anni nella messa in campo della riqualificazione edilizia, è divenuto un parcheggio. E questa è la trincea: si tratta di 35 posti auto, gestiti informalmente, che danno respiro ad un quadrante urbano molto fitto in termini di insediamenti abitativi, come un po’ tutti i rioni che lo circondano.

Lo stesso Comune ha intanto provveduto alla variante urbanistica del lotto, trasformato ora in zona “di attrezzature collettive”. In questo senso il terreno è stato tolto anche ad una possibile speculazione privata, visto che su quei 1400 metri quadri si erano appuntati nel corso degli anni anche gli appetiti di alcune imprese immobiliari. Ma la questione è ora legata alla gestione di quella sorta di usucapione impropria che aveva trasformato il terreno in area di sosta.

Nelle settimane scorse era stato l'assessore Juri Andriollo ad occuparsi del progetto e, nel mentre, a prendere contatti con i residenti. Definito il futuro di via Visitazione, l'assessore al Sociale ora ha passato la palla al Patrimonio. E dunque ecco che sarà Renzo Caramaschi a gestire i successivi passaggi. Non tanto sul piano amministrativo ma in particolare su quello dei rapporti con i residenti.

La chiave di volta di una possibile soluzione in grado di conciliare l'esigenza pubblica di poter disporre di una struttura strategica in termini di supporto sociale e quella privata dei residenti, sta tutta in un particolare: l'edificio potrà disporre di alcune decine di posti auto nei suoi piani interrati. Questi, in un primo momento erano stati destinati agli occupanti dell'immobile e ai servizi, ma ora sembra che potranno in parte essere riservati ai residenti in un raggio di qualche centinaio di metri. Il Patrimonio, in questi giorni, sta valutando in pianta estensione e numero dei posti auto e, sulla base di questo esame, il sindaco potrà poi avviare il confronto col comitato del "no".

Una delle obiezioni a questa collocazione degli alloggi sociali riguardava la presenza di molte abitazioni nei pressi: "Perché non costruite in aree meno abitate?", era stata l'osservazione più insistita dei residenti ad Andriollo. "Ma proprio la particolare situazione personale di chi andrà ad occupare gli alloggi - era stata la replica dell'assessore - ha la necessità di trovarsi accanto le persone, i gruppi sociali, i negozi. Insomma, non è un edificio che va costruito nel vuoto, anzi...".

Già definite le dimensioni della casa. Si tratta di una volumetria di circa 4000 metri cubi, fatti scendere di molto rispetto all'idea originaria per evitare di salire troppo nell'edificazione rispetto alle dimensione dei condomini esistenti. Da ricordare che il Comune, pur proprietario del terreno, si vedrà affiancare dalla Provincia nelle spese di cantiere in una misura intorno al 70% dei costi complessivi. E questo proprio per l'alto contenuto sociale e l'interesse collettivo alla base del progetto. P.CA.













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