Viaggia a 106 all’ora in città I vigili gli ritirano la patente

Un 23enne di Laives è stato immortalato dal telelaser in via Maso della Pieve Dovrà pagare una sanzione di 821 euro. Non potrà guidare per almeno 6 mesi


di Massimiliano Bona


BOLZANO. È andata male ad un centauro di 23 anni di Laives, che ieri mattina ha deciso di testare la sua Yamaha su un circuito cittadino, tanto da riuscire a sfrecciare in via Maso della Pieve a 106 chilometri orari, decisamente troppi per passare inosservato. L’infrazione, in ogni caso, gli è costata carissima: il ritiro della patente di guida da 6 a 12 mesi e oltre 800 euro di multa. Come ha avuto modo di spiegare il comando della polizia municipale il biker altoatesino aveva scambiato le vie cittadine per un circuito di moto Gp, ma non aveva fatto i conti con i controlli della velocità - ormai sistematici - delle varie pattuglie coordinate dal comandante Sergio Ronchetti. Due vigili in servizio si sono piazzati con il telelaser in via Maso della Pieve all'altezza dell'entrata sud del cimitero e hanno "immortalato" il passaggio della potente Yamaha. Sul display la velocità indicava, appunto, 106 chilometri orari. «Una velocità - spiegano i vigili - decisamente pericolosa se si considera che su quel tratto di strada vige un limite di 40 chilometri orari. Il centauro è stato subito fermato e identificato». Immancabile, a quel punto, il verbale di contestazione con tutte le conseguenze del caso per lo spericolato motociclista, che ha scelto tra l’altro una fascia oraria di punta per testare il suo potente bolide. «Ora - spiegano i vigili - dovrà fare a meno della patente di guida per parecchi mesi, come prevede l'articolo 142 del Codice della strada». Gli è stata inflitta una sanzione di 821 euro, a cui bisogna aggiungere la decurtazione di 10 punti dalla patente di guida, che ora sarà sospesa per un periodo compreso da un minimo di 6 ad un massimo di 12 mesi. «Sulla sospensione - precisa il comando della polizia municipale di Bolzano - deciderà il Commissariato del Governo». Visto come si erano messe le cose il giovane ha dovuto lasciare la moto a bordo strada e rientrare a Laives con mezzi...alternativi.

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