Violentata dal vicino: «Molti punti da chiarire»

Il procuratore Rispoli studia il caso approfondendo tutti i dettagli dell’indagine Va ricostruito con attenzione quanto avvenuto la notte dell’arresto dell’uomo


di Alan Conti


MERANO. «Ci sono tanto punti da chiarire su una vicenda che è delicatissima». Il procuratore capo Guido Rispoli si muove con i piedi di piombo sulla violenza sessuale denunciata da una ragazza ventiquattrenne del Burgraviato ai danni di un vicino di casa e amico di famiglia. La donna era partita con l’uomo per non perdere un viaggio che doveva fare con il fidanzato e che rischiava di saltare per un contrattempo all’ultimo. In Egitto, l’ultima sera, sarebbe stata narcotizzata e violentata iniziando una sequela di eventi raccappriccianti tra cui lo sgozzamento di quattro conigli di famiglia, messaggi, avances e un’aggressione che la sera del 14 agosto ha portato all’arresto dell’uomo. «Su di lui pendeva un obbligo di dimora fuori dalla provincia di Bolzano e un decreto di allontanamento. È stato trovato a casa della ragazza con un coltello e l’arresto è scattato immediato». Quello che si chiede è se la presunta violenza non fosse già sufficiente ad ottenere qualcosa più di un semplice allontanamento. «Il quadro andava approfondito perché comunque l’indagine va svolta in modo puntuale. Per questo è stata scelta questa misura. Ora con l’arresto, comunque, direi che la situazione è sotto controllo».

Qualche punto di domanda sembrerebbe aleggiare sulla ricostruzione della violenza da parte della ragazza. In un primo momento sembrava averne avuto un ricordo diretto, poi però ha spiegato di esserne venuta a conoscenza per ammissione diretta del vicino di casa dopo essersi svegliata sentendosi poco bene. Nel giro di due giorni, comunque, è arrivata la denuncia.

Il fascicolo è nelle mani del pm Luisa Mosna che ora procederà con l’incidente probatorio sull’uomo per valutarne anche la pericolosità sociale.

Dal punto di vista della ricostruzione dei fatti, intanto, sarà necessario far luce anche su quanto accaduto precisamente nella serata dell’arresto. Posto che il vicino di casa non si doveva trovare vicino alla ragazza, resta un’ora di intervallo tra il suo arrivo e la chiamata ai carabinieri. Secondo quanto raccontato dalla vittima l’allarme è stato lanciato dal fidanzato della sorella non appena avuta l’occasione per approfittare di un momento di distrazione dell’aggressione. I dettagli di un periodo di tempo piuttosto lungo per frenare un atteggiamento violento dovranno, però, essere chiariti.

Di sicuro, comunque, la giovane era sottoposta a un continuo martellamento di messaggi e atteggiamenti intimidatori. Una situazione difficilissima che andrà ricostruita passo dopo passo senza lasciare nulla di intentato. Va fatta luce in ogni angolo.

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