Zona gialla, ma è allerta sulle terapie intensive

Bolzano. secondo il governo zona rossa da ieri, l’alto adige continua ad applicare le regole della zona gialla, perché così ha deciso la giunta provinciale. nessuna nuova chiusura dunque e da parte...



Bolzano. secondo il governo zona rossa da ieri, l’alto adige continua ad applicare le regole della zona gialla, perché così ha deciso la giunta provinciale. nessuna nuova chiusura dunque e da parte di roma nessun annuncio di impugnazione dell’ordinanza di kompatscher.

«mi auguro che da oggi potremo iniziare la discussione con i tecnici del ministero della salute e dell’istituto superiore di sanità, cui abbiamo contestato la classificazione a zona rossa», riferisce il direttore generale della asl florian zerzer.

Lo stesso zerzer ha scritto la relazione inviata a roma con le ragioni della provincia e le contestazioni sui criteri che hanno portato all’innalzamento da zona gialla a zona rossa, firmata dal ministro speranza. come detto, la provincia ha deciso di proseguire con le regole «gialle», ma l’evoluzione della pandemia potrebbe portare a una stretta decisa in autonomia da palazzo widmann, come ribadisce il presidente arno kompatscher. e dai dati di ieri emerge una tendenza sulle terapie intensive che impensierisce la asl.

Contagi e terapie intensive

In Alto Adige sono emersi ieri altri 308 nuovi casi di Coronavirus, di cui 187 con tamponi Pcr e 121 tamponi antigenici.

La malattia ha portato via altre due persone: in tutto le vittime da marzo sono 809.

Cifre stabili sui ricoveri ospedalieri, ieri 354 tra ospedali e strutture private (uno in più).

Asl e giunta monitorano invece con preoccupazione i ricoveri nelle terapie intensive, che hanno ripreso a crescere: ieri i pazienti erano 29. Un aumento di tre pazienti in un solo giorno. Giovedì i pazienti nelle terapie intensive erano 21. Le persone in isolamento domiciliare sono attualmente 11.459. Dall’inizio della pandemia sono 32.893 gli altoatesini risultati positivi al tampone Pcr.

L’affondo di Kurz

A sorpresa è arrivato ieri il colpo basso del cancelliere austriaco Sebastian Kurz, che ha citato la provincia di Bolzano come esempio negativo nella gestione della pandemia. Un affondo contro gli amici oltre confine accolto malissimo dalla Svp. Kurz ha annunciato ieri che il lockdown in Austria verrà prolungato di due settimane. Il cancelliere ha ricordato le sollecitazioni a essere più coraggioso, a fare qualche passo avanti, pensando ai danni per l’economia. «Un allentamento delle misure adesso non sarebbe coraggio, sarebbe incoscienza. Direi quasi: sarebbe negligenza», così Kurz, che ha poi citato l’Alto Adige: «Ha riaperto il 7 gennaio e oggi chiude di nuovo». E ancora, aprire e chiudere, aprire e chiudere, secondo il cancelliere, «non porta da nessuna parte». Ma l’Alto Adige ha deciso di rifiutare il nuovo lockdown. «Evidentemente il cancelliere non è stato bene informato», commenta Kompatscher.













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