Ztl, le prime multe ai rappresentanti

Confesercenti attacca: «Non possiamo usare le nuove piazzole di carico e scarico, sono dedicate solo agli autocarri»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Fra le prime vittime della Ztl, attivata nei giorni scorsi in centro storico, ci sono anche i rappresentanti. A renderlo noto è il presidente di Confesercenti, Federico Tibaldo, particolarmente sensibile sull’argomento anche perché lui stesso, da oltre trent’anni, lavora proprio come agente di commercio.

Racconta: «Sono 41 euro di multa - per carità, con lo sconto del trenta per cento se paghi subito - ogni volta che veniamo pizzicati sulle piazzole per il carico-scarico, realizzate poco fuori della Ztl. In Comune, forse non conoscendo alla perfezione la logistica del settore commerciale, hanno destinato questi spazi bianchi poco fuori dalla Ztl soltanto agli autocarri, non alle auto e, per di più, soltanto per mezz’ora di sosta con disco orario. Agli agenti di commercio, la maggior parte dei quali si muove in auto, per recarsi da un cliente occorrono almeno un paio d’ore». Per tentare di correre ai ripari e chiedere una deroga, domani il presidente chiederà un incontro urgente con l’assessore municipale alla mobilità, Judith Kofler Peintner.

Il motivo del contendere sono le nuove piazzole bianche destinate al carico/scarico. Siccome la Ztl è off limits dopo le 10 per il carico/scarico e dopo le 11 anche per i corrieri espressi, si sono ricavate una ventina di piazzole, per esempio in via Cassa di Risparmio, all’imbocco di via Roggia, in via Andreas Hofer, in via Piave eccetera. Stanno a pochi metri dall’inizio della Ztl, in modo che fuori orario gli spedizionieri possano posteggiarci i loro furgoni. In mezz’ora c’è tutto il tempo per entrare in Ztl a piedi con un carrello, scaricare i colli, ricaricarne eventualmente degli altri, e uscirsene. Le piazzole sono state in parte ricavate da posteggi normali, bianchi o blu, in buona parte però si tratta di ex piazzole gialle per il carico e scarico. Prima un’auto poteva posteggiarci, ora non può più.

Insomma, mentre si è cercato di venire incontro a spedizionieri e corrieri espressi, concedendo loro diverse ore per il carico scarico al mattino, e anche al pomeriggio per chi utilizza mezzi ecologici, gli agenti di commercio non solo non possono entrare in Ztl, ma nemmeno possono parcheggiare ai suoi margini. «Anche data la crisi, ormai quasi nessuno dei rappresentanti può permettersi di avere a disposizione un secondo mezzo da adibire al trasporto del campionario. Costerebbe troppo, soprattutto un furgone». E così, si utilizzano le auto private, di solito monovolumi o station wagon, nelle quali si stivano i campionari anche più voluminosi, come per esempio quelli di vestiario. In Ztl non si può entrare, fuori dalla Ztl non si può parcheggiare e, anche se si potesse, mezz’ora certo non basterebbe: «Noi non consegniamo merce, mostriamo il campionario al negoziante, poi dobbiamo trattare, convincerlo, concludere. Minimo minimo vanno via 2 ore a cliente». In centro, possono per esempio entrare gli artigiani, in caso di emergenza. E possono entrare spedizionieri e corrieri espressi. E può entrare chi fa carico scarico e i taxi e i furgoni dei giornali e del pane e tanti altri. «Agli agenti di commercio, invece, l’accesso è di fatto precluso».

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