BOLZANO. «A maggio scatta una bella rivoluzione, ne avevamo bisogno. Troppi furgoni considerano la zona pedonale della città come una normale via di transito». Il sindaco Spagnolli saluta così le telecamere che si accenderanno per la prima volta il primo di maggio per controllare i mezzi in entrata ed uscita nella Zona a traffico limitato (Ztl). «Il lavoro è stato portato a termine, tutte le telecamere sono state posizionate, non resta che accenderle e dare il via alla sperimentazione». Le telecamere saranno accese ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, per tutto l'anno. Nessuna volontà di fare cassa o di accanirsi, ha ribadito il sindaco «vogliamo solo razionalizzare gli accessi, evitando che entri in centro storico chi non ne ha titolo. Verranno però salvaguardati i diritti di tutti, specialmente dei residenti. E pure la qualità della vita, di certo destinata a migliorare, specie quella di pedoni e ciclisti». Le telecamere sono già state tutte posizionate e sono già in collegamento con la centrale della polizia municipale. Sono poste in corrispondenza dei dodici varchi di accesso alla Ztl, che da maggio saranno anche dotati dell'opportuna segnaletica verticale, compreso un display luminoso: indicherà che il varco è attivo. Non occorrerà fermarsi e nemmeno rallentare. Residenti, commercianti, spedizionieri eccetera, ossia chi avrà diritto, dovrà limitarsi a rispettare la velocità imposta dalla segnaletica e ovviamente il senso di marcia della strada, ma per il resto non si dovrà sottostare a nessun altro obbligo. Le telecamere - in alcuni varchi posizionate solo in un senso, in altri su entrambi i sensi - non riprenderanno la strada o i passanti. Si tratta di videocamere omologate dal ministero dei Trasporti che, grazie a un particolare algoritmo, visualizzano e riprendono le targhe dei veicoli (per il momento sono in grado di riconoscere 22 differenti tipi di targhe, comprese le più usuali fra quelle straniere).