Autista picchiato da un 20enne la prognosi è di oltre un mese 

L’aggressione nella notte. Due gruppi di ragazzi avevano prenotato lo shuttle per tornare a casa dopo la festa a Varna I giovani di Chiusa e Fié e volevano il mezzo «in esclusiva». Uno di loro ha centrato il guidatore, poi operato all’ospedale


massimiliano bona


Varna. Oltre 30 giorni di prognosi e una delicata operazione chirurgica: queste sono le pesanti conseguenze per il titolare di una ditta locale di trasporti che nella notte del primo dicembre voleva riappacificare due gruppi di clienti altoatesini al termine di una serata in un locale della zona e invece è stato messo al tappeto da un montante sferrato da un ventenne di Fié allo Sciliar (poi risultato incensurato), che adesso dovrà rispondere di lesioni gravi. L’autista, ormai fuori pericolo, ha dichiarato «di non voler fare più il turno di notte», che oggettivamente è il più pericoloso, complice il tasso alcolico troppo elevato di molti utenti del servizio.

La lite per avere lo «Shuttle» in esclusiva.

Nella notte un gruppo di ragazzi di Fiè ed un gruppo di ragazzi di Chiusa hanno chiesto di poter fruire di un bus navetta per tornare a casa dopo una festa a Varna. L’autista e proprietario del mezzo, un 47enne di Villandro, ha deciso saggiamente di prendere un bus più grande per riuscire a trasportare tutti e ridurre i tempi di attesa.

Giunto sul posto i due gruppi, invece di apprezzare il gesto, si sono messi a litigare animatamente tra loro perché volevano il mezzo “in esclusiva” e vantavano una presunta precedenza. Visto che nessuno era disposto a soprassedere l’autista ha cercato di mettere pace tra i contendenti.

L’autista cerca di far riappacificare i contendenti.

M.K., comportandosi da buon padre di famiglia, ha cercato di mettere pace tra i due gruppetti, ma il più esagitato della compagnia, forse dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo, non ha trovato nulla di meglio da fare che colpirlo con un pugno al volto. Il 47enne, a quel punto, non riusciva nemmeno a stare in piedi ed è stato necessario allertare la centrale unica d’emergenza.

Soccorso d’urgenza nella notte.

L’allarme è stato pressoché immediato e l’uomo è stato trasportato d’urgenza in ospedale in condizioni che sono apparse subito piuttosto serie. Sul posto i carabinieri della stazione di Naz che hanno identificato tutto il gruppo di Chiusa e un ragazzo del gruppo di Fié. Gli altri (aggressore compreso), nel frattempo, erano fuggiti. Grazie ai numeri di cellulare utilizzati per chiamare lo «Shuttle» è stato possibile identificare anche tutto il gruppetto di Fié. L’autista è stato ricoverato all’ospedale con lesioni superiori ai 30 giorni ed è stato operato. Nel frattempo è riuscito anche a riconoscere il suo aggressore, un 20enne di Fié senza precedenti. L’autista non è intenzionato a sporgere denuncia (ha 90 giorni di tempo) ma l’entità delle lesioni ha obbligato i carabinieri a procedere d’ufficio.













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