Bova a Bessone: «Alla Lega solo le briciole della Svp» 

La polemica. Il consigliere FdI dopo la nomina del vice presidente del consiglio Baffo:  «Anche l’opposizione tedesca ha denunciato la mancata alternanza linguistica nelle cariche»


Fausto Da Deppo


Bressanone. La lega ha visto eleggere il consigliere angelo baffo vice presidente del consiglio comunale a bressanone, ma la votazione ha acceso lo scontro tra il commissario del carroccio massimo bessone e il consigliere di fratelli d’italia antonio bova. bessone ha definito “atto teatrale” l’uscita dall’aula di bova al momento del voto che ha eletto baffo e bova replica: “non voglio più votare per una vice presidenza, mi batto perché il gruppo italiano abbia la presidenza in consiglio. se non nominavamo baffo perdevamo come italiani anche quella carica che lo stesso bessone definisce poco importante? avrei voluto vedere la svp nominare a quel punto la consigliera anziana paula bacher e avrei voluto vedere cosa avrebbe fatto il pd alleato di giunta della stella alpina. resta l’incompetenza della lega nella gestione delle questioni politiche cittadine”.

“il gruppo tedesco a bressanone detiene tutte le presidenze, sia istituzionali che delle partecipate, mentre nei comuni a maggioranza italiana della provincia anche al gruppo tedesco sono assegnate quelle cariche. in consiglio - puntualizza bova - ho contestato il fatto che al 26% della popolazione cittadina, gli italiani a bressanone, non può essere concessa solo una vice presidenza”.

Una carica che per il consigliere fdi ha un valore a questo punto “personale”: “che bessone sia stato interessato solo alle medagliette - contrattacca bova - lo dimostra il fatto che nel giugno 2015, quando fu nominato vice presidente del consiglio, la maggioranza gli chiese in cambio la modifica dello statuto, prevedendo il passaggio da 6 a 7 assessori e rafforzando la svp nella giunta. stessa disponibilità fu chiesta a me e all’allora consigliere di insieme innocenti ed entrambi rifiutammo evidenziando la mancanza di alternanza linguistica alla guida del consiglio. ora il copione è stato simile, con la sola differenza che tutta l’opposizione, anche quella della destra tedesca, ha denunciato con me che la mancata alternanza alla presidenza è motivo di disparità tra i gruppi linguistici, tanto da votare come presidente verena stenico (ecosociali), del gruppo italiano”.

“bessone - aggiunge bova - sostiene che il differente peso politico di tedeschi e italiani è dovuto ai rispettivi seggi, ai numeri. eppure a laives e bolzano, dove il gruppo minoritario è quello tedesco, c’è l’alternanza alla presidenza del consiglio. e c’è in consiglio provinciale dove a breve la carica di presidente sarà coperta da un italiano nonostante, anche lì, gli italiani siano sotto rappresentati. è una questione di garanzia fra gruppi linguistici per una carica istituzionale che non c’entra con i risultati delle elezioni ed è grave che un assessore provinciale non conosca proporzionale, norme e cariche dei comuni in provincia. insomma, la lega si propone a bressanone in una posizione ambigua di opposizione annacquata, per diventare l’interlocutore di opposizione privilegiato e raccogliere le briciole. ed è proprio perché si sono sempre trovati partiti italiani incapaci di trattare con la svp che il nostro statuto non preveDe un’alternanza linguistica alla carica di presidente”.













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