la tragedia

Bressanone, domani il nullaosta alla sepoltura di Manuel Graffonara

L’operaio edile di 19 anni, venerdì, è rimasto schiacciato da un muro in costruzione crollatogli addosso mentre stava lavorando. La comunità di Eores e Bressanone in lutto: «Era la gioia di vivere fatta persona, un ragazzo fantastico»



BRESSANONE. È atteso per la giornata di domani, lunedì, il nullaosta alla sepoltura di Manuel Graffonara, l’operaio diciannovenne di Eores, frazione di Bressanone, tragicamente deceduto, venerdì pomeriggio, in seguito alle ferite riportate in un incidente all’interno del cantiere edile in cui stava lavorando, a Cleran (zona Meluno), tra i boschi appena sopra Bressanone. L’autorizzazione alle esequie del povero ragazzo è legata esclusivamente alla tempistica dell’autorità giudiziaria, che dovrebbe esaurirsi, come detto, nella giornata di domani, in quanto il magistrato ha deciso di non far eseguire l’esame autoptico, ma di limitarsi all’ispezione cadaverica, procedura svolta nelle scorse ore e dalla quale sono emerse chiaramente le cause della morte. Manuel Graffonara è deceduto in seguito ai traumi per schiacciamento causati dal crollo di un muro in cemento armato che stava disarmando nel cantiere dove è in corso la realizzazione di un complesso alberghiero.

Il giovane era alle dipendenze di una ditta locale e il cantiere operativo da un mese. Il giovane muratore è stato investito dal materiale staccatosi all’improvviso, finendo di fatto sepolto sotto il cumulo di macerie. Immediati i soccorsi da parte dei colleghi di lavoro, e nel giro di pochi minuti anche di vigili del fuoco, operatori della Croce Bianca e del medico rianimatore, volato a Bressanone a bordo dell’elisoccorso. Purtroppo, però, tutti gli sforzi sono risultati inutili. Solo l’area del cantiere in cui si è verificato l’incidente è stata posta sotto sequestro dai carabinieri, su autorizzazione del magistrato; le indagini, nel cantiere, sono proseguite a lungo per cercare di raccogliere quanti più elementi utili a fare chiarezza sulle cause della tragedia.

Manuel Graffonara viveva a Eores, frazione di Bressanone sulla Plose. Prima del mestiere edile aveva svolto altri lavori. Chi lo conosceva racconta che gli piaceva lavorare nel settore dell’edilizia. Come molti suoi coetanei altoatesini, adorava stare all’aria aperta e praticare attività sportive legate all’outdoor, e in particolare alla montagna. Ma la sua vera passione era la grande famiglia dei vigli del fuoco: Manuel, infatti, era uno dei pompieri del corpo di volontari di Eores, collega di quegli stessi uomini, di Bressanone e Sant’Andrea, che venerdì pomeriggio sono corsi in suo aiuto, per tentare un disperato soccorso.

La grande famiglia dei vigili del fuoco oggi è in lutto, assieme ai familiari e a tutti gli amici di Manuel, che ne piangono la morte, così tragica, improvvisa e ingiusta. Tanti i messaggi di cordoglio che nella immediatezza della tragedia, e anche ieri, sono arrivati in segno di cordoglio: «Era la gioia di vivere fatta persona, un ragazzo fantastico, dal cuore generoso», uno dei messaggi. «Un ragazzo tranquillo, gioviale, sorridente: una grande perdita per la comunità». Numerosi anche i messaggi di cordoglio arrivati dai vari corpi dei vigili del fuoco volontari della provincia, e persino da fuori, soprattutto dal vicino Trentino.

In stretto contatto con le forze dell’ordine, nonostante sia assente da Bressanone, è il sindaco Peter Brunner. Avvisato della tragedia nel pomeriggio di venerdì, ha voluto esprimere la propria vicinanza, anche a nome dell’amministrazione comunale, al dolore della famiglia del povero Manuel: «È semplicemente terribile, vorrei esprimere le mie condoglianze alla famiglia», ha detto il sindaco Brunner.













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