il caso

Bressanone, la festa religiosa fa rumore. Proteste dei residenti 

Il raduno musulmano. Celebrata nell’area sportiva a Bressanone sud la Festa del Sacrificio Studenti impegnati negli esami e abitanti hanno lamentato «canti con megafono fin dalle 7.30»


Fabio De Villa


BRESSANONE. Nei giorni scorsi si è svolto un raduno di fedeli musulmani al campo sportivo nella zona sud a Bressanone per celebrare la festività islamica conosciuta come “Festa del Sacrificio”, in ricordo di Abramo, pronto a sacrificare il figlio a Dio.

Il raduno si è svolto secondo i programmi e in modo festoso, tuttavia ha sollevato alcune lamentele fra i residenti nelle vie vicine al palazzetto del ghiaccio e fra gli studenti che proprio in quei giorni stavano affrontando gli esami di stato, la maturità, nelle vicine scuole. Lamentele relative, come è stato riportato, ai suoni e ai rumori legati alle festa, che, secondo residenti e studenti, si sarebbero fatti sentire prima delle 8 di mattina. Queste lamentele e proteste sono state raccolte dal consigliere di minoranza Antonio Bova (Fratelli d’Italia). 

“In occasione di questi festeggiamenti – sottolinea Bova che ha ricevuto queste segnalazioni, fra cui un video – molte persone residenti nella zona hanno lamentato il fatto che canti e preghiere amplificati dei riti religiosi siano iniziati prima delle 8 del mattino, orario di rispetto della pubblica quiete Alcuni cittadini hanno segnalato che le preghiere sono state recitate mediante l’uso di un megafono già verso le 7.30 del mattino, interrompendo il sonno di tutti coloro che avevano le finestre aperte. È importante notare – aggiunge Bova - che in passato la festa si era svolta all’interno della palestra della zona sportiva sud, permettendo lo svolgimento dei riti senza creare problemi alla pubblica quiete". 

Da queste segnalazioni è nata un’interrogazione che Bova ha inoltrato al sindaco Peter Brunner su una serie di punti: “Quali sono le disposizioni in materia di quiete pubblica nel comune di Bressanone?”, chiede il rappresentante di Fratelli d’Italia, che prosegue nel testo dell’interrogazione: “Era l’amministrazione comunale a conoscenza della situazione riguardante i festeggiamenti per la Festa del Sacrificio? Gli eventi celebrativi erano accompagnati da permessi, e se sì, quali?”

Sempre a proposito delle autorizzazioni, Bova chiede in particolare se “i permessi concessi comprendevano limitazioni acustiche, e se sì, di che tipo e in quali fasce orarie? In occasione del processo di rilascio dei permessi, è stata presa in considerazione la vicinanza delle scuole e la coincidenza con gli esami di maturità? Sono stati effettuati controlli per verificare il rispetto delle eventuali restrizioni e limitazioni?”. 

Infine, la domanda con cui Bova guarda a quello che potrà essere fatto in futuro: "Come si intende promuovere una migliore pianificazione e una maggiore sensibilità da parte delle autorità competenti per evitare conflitti tra le esigenze religiose e il benessere dei cittadini?”

 













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