Chiusa, al Civico le opere di Sylvia Barbolini 

Esposte al museo opere su tela di grande formato ma anche lavori piccoli di carta 


di Luca Masiello


CHIUSA. A partire dal 24 agosto il Museo Civico di Chiusa dedica una mostra personale a Sylvia Barbolini, originaria della val d’Ega. L’artista aveva già presentato nel novembre del 2016 una sua opera in uno spazio pubblico di Chiusa, raffigurante uno stormo di oche grigie collocate nel centro storico della cittadina. La mostra al Museo Civico invece documenta l’amore dell’artista per la pittura. Opere su tela di grande formato e lavori piccoli di carta danno un’idea dell’universo dei pensieri di questa attenta osservatrice. Elementi del quotidiano vengono riordinati in nuove composizioni all’apparenza surreali, come se di soppiatto trasformasse il mondo in immagini di sogno. Talora le sue composizioni lasciano pensare a un tipo di geografia dell’anima, ad antiche carte non sempre perfette quali testimoni di viaggi attraverso il cosmo della presenza umana.

Il linguaggio della Barbolini è anticonformista, e solo a una prima occhiata appare assurdo. Infatti le sue creazioni si orientano in modo sorprendentemente preciso alle regole della realtà, invitando lo spettatore al raffronto giocoso con la propria esperienza e a ripensare gli abituali approcci visuali.

I vari livelli di pensiero alla base delle numerose opere trovano la loro espressione nella scelta dei vari materiali e delle differenti tecniche. Ricami fini, pittura, autografie e disegni, si fondono in composizioni armoniche, decifrabili solo se considerati con maggiore attenzione. In questo modo si notano dettagli sviluppati con amore che talora danno all’interpretazione dell’insieme una nuova svolta inaspettata. È forse grazie allo svariato rapportamento dei singoli elementi che ne scaturisce la sottile ironia che caratterizza le opere della Barbolini in più modi. Coloro che l’anno scorso hanno visitato la sua mostra alla Galleria Prisma a Bolzano, a Chiusa avranno il piacere di vedere esclusivamente opere nuove, tra cui anche un’opera creata appositamente per la pittoresca cittadina. Sylvia Barbolini, nata a Bolzano nel 1986, ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia e alla Facultad des Bellas Artes Alonso Cano a Granada. Nel 2015 ha vinto il premio del Land Vorarlberg nell’ambito del 34esimo “Österreichischen Grafikwettbewerb”. Dal 2012 vive e lavora a Ega e a Rottweil, nel Baden-Württemberg.













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