la storia

Da 25 anni nonno vigile a Bressanone: «Aiuto 4 mila studenti»

Il racconto di Augusto Frenademetz: «Rispetto a una volta sono aumentati traffico e giovani a piedi. Noi volontari non siamo abbastanza»


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Si chiama Augusto Frenademetz, ha 74 anni e da quasi 25 anni presta servizio ininterrottamente come nonno vigile sulle strade di Bressanone.

Carabiniere in pensione, Frenademetz tiene duro e con la sua simpatia e la battuta sempre pronta è diventato un esempio per tutta la comunità e ovviamente un aiuto importante per garantire la sicurezza di tanti giovani allievi e studenti accompagnati lungo i percorsi da casa a scuola e ritorno.

È lui a raccontare l’esperienza di nonno vigile, a spiegare i cambiamenti vissuti in un quarto di secolo di impegno, dagli inizi di questa iniziativa quando si contavano in città 2-3 volontari, fino ad oggi quando non ne bastano quattordici per coprire le richieste di sicurezza e la polizia locale ha lanciato una sorta di appello a farsi avanti.

“I tempi sono cambiati – racconta con un sorriso Frenademetz dalla postazione di vigile in via Dante – Oramai è diventato un lavoro a tutti gli effetti e lo faccio molto volentieri. C’è da dire che agli albori, quasi 25 anni fa, la situazione del traffico e delle scuole qui a Bressanone era molto diversa da oggi.

Quando ho iniziato, eravamo solo in 3, sparpagliati nelle tre zone fisse degli attraversamenti pedonali più pericolosi lungo la statale del Brennero. Oggi siamo in 14 per garantire la sicurezza di tutti i bambini e non solo, e di volontari per questo servizio ne mancano.

A cambiare negli anni è stata anche la mole di lavoro, perché ricordo ancora bene che nel mio primo anno di attività avevo a che fare con un migliaio di studenti che giornalmente entravano e uscivano dal polo scolastico di via Dante

. Oggi ce ne sono oltre 4 mila e bisogna tenere gli occhi sempre aperti.

Proprio per questo motivo – continua Frenademetz - con il passare degli anni i nonni vigili lungo questa via sono aumentati per garantire l’attraversamento dei ragazzi in entrata e uscita da scuola. È cambiata anche la cultura della guida in auto: oramai ci sono sempre più persone che telefonano o scrivono messaggi mentre guidano senza curarsi troppo della sicurezza. Questo una volta era impensabile”.

La mancanza di un numero adeguato di nonni vigili in città per coprire tutti gli attraversamenti considerati pericolosi sui tragitti tra casa e scuola ha messo in allarme diversi genitori.

“Attualmente il collegamento diretto fra il centro città e il polo scolastico di via Dante è ancora non percorribile. È in costruzione il nuovo sottopasso ciclo-pedonale di via Dante – continua il nonno vigile - Quel sottopasso è il collegamento diretto fra il centro e le scuole elementari, medie e superiori in lingua italiana e tedesca di via Dante. I ragazzi sono abituati a utilizzare il sottopasso e oggi, non potendolo fare più in attesa del nuovo passaggio, devono usare percorsi alternativi. La mia postazione è proprio lungo quei percorsi. Mi auguro che altri pensionati si facciano avanti come nuovi nonni vigile per dare un prezioso contributo alla nostra comunità e garantire in modo ancora più completo la sicurezza dei più giovani”.













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