Dalla raccolta di abiti usati 30 mila euro per il sociale 

Dal 2015 il Comune ha affidato il recupero degli indumenti alla cooperativa Mebo Il ricavato finanzierà associazioni, buoni pasto per anziani, bonus pannolini


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Il Comune di Bressanone, nel 2017, ha incassato 30.694 euro, 1.288 euro in più rispetto all’anno precedente, grazie alla raccolta di indumenti usati, e la cifra verrà interamente destinata a diversi progetti per la città e i cittadini.

A partire dal luglio 2015 la raccolta degli indumenti usati nel territorio di Bressanone è affidata alla cooperativa sociale Mebo. L’Asm, Azienda Servizi municipalizzati di Bressanone, che si occupa della gestione dei rifiuti per conto del Comune, aveva assegnato l’incarico tramite bando pubblico in conformità alle direttive europee e nazionali. Da allora, la cooperativa sociale Mebo raccoglie gli indumenti usati e li ridistribuisce secondo quanto previsto dall’attuale normativa tra negozi dell’usato second-hand selezionati e aziende che si occupano del riciclo del materiale. L’accordo con Asm prevede che per ogni tonnellata di indumenti raccolti, la Mebo Coop paghi 202 euro, di cui 70 vengono rimborsati ad Asm per i costi sostenuti e i restanti 132 vengono versati al Comune.

Nel secondo anno di attivazione del servizio, il Comune di Bressanone ha dunque incassato per la racconta degli indumenti usati, un totale di 30.694,62 euro con un maggiore introito rispetto all’anno precedente di 1.288, 32 euro.

“I ricavi così ottenuti – spiega il vice sindaco Claudio Del Piero - possono essere destinati esclusivamente ad attività e scopi sociali e quindi il Comune di Bressanone intende finanziare, nel corso dell’esercizio 2018, diversi progetti e diverse iniziative”.

Vediamo i progetti in questione: contributi alle associazioni degli anziani per l’attività ordinaria; aumento dei buoni pasto per gli anziani in occasione delle varie feste per anziani pari a 1 euro; iniziativa nell’ambito della giornata internazionale dedicata agli anziani lì 1° ottobre prossimo a Bressanone; sostegno alle associazioni attive nel settore famiglia; sostegno all’associazione Eltern-Kind-Zentrum nella ricerca di una nuova sistemazione; finanziamenti per la riduzione delle tariffe sui rifiuti per le persone diversamente abili/non autosufficienti ovvero destinatari del minimo vitale; finanziamento del bonus pannolini per bambini fino ad un anno di età; organizzazione della Festa della Famiglia 2018 a Bressanone; finanziamento dei buoni pasto “Maria Hueber” a persone in stato di bisogno (2 pasti caldi giornalieri, messa a disposizione di docce e vestiario pulito) attraverso la Caritas; finanziamento dell’attività dell’associazione Banco alimentare a Bressanone vale a dire raccolta di alimenti residui nei supermercati e ridistribuzione ad organizzazioni senza scopo di lucro (ad esempio: buoni pasto Maria Hueber, Comunità San Vincenzo, Südtiroler Kinderdorf, Casa della Solidarietà).

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