BRESSANONE. Una felicità enorme quella provata dai coniugi Maria e Helmut Happacher al ritorno nella loro casa in via Cesare Battisti a Bressanone dopo il dramma vissuto nelle settimane scorse per il pericolo che un crollo del fabbricato sopra il loro terreno e la loro abitazione potesse coinvolgerli.

“Abbiamo dovuto abbandonare la nostra casa - ricorda con dolore la signora Maria - Era il 30 ottobre, subito dopo che la frana partita in conseguenza del maltempo ci era venuta addosso alle 5 del mattino, e abbiamo potuto rientrare nelle nostre stanze solo da pochi giorni. Dopo due mesi. Siamo qui dal 1973 e purtroppo ci è capitato di assistere a un dramma che solo per fortuna non è diventato una tragedia”.

“Non sappiamo ancora le cause precise della frana, forse le infiltrazioni d’acqua nel terreno. Certo che qui il passaggio lungo il fiume Isarco è frequentatissimo da ponte Aquila alla zona nord e in tanti si sono resi conto di quel che era accaduto e sono rimasti stupefatti e inquietati”. Anche il proprietario del fabbricato sopra la casa degli Happacher, Oscar Costabiei, è più che mai soddisfatto dei tempi brevi fra la fine dell’emergenza e i lavori di ripristino. Lavori intrapresi con l’obiettivo di assestare l’intero versante, lavori condotti da una ditta trentina che si è occupata di consolidare il fabbricato e sostenere e mettere in sicurezza il giardino sottostante. “Per noi è stata una grande paura per una frana che si è fermata a fianco dell’ingresso del piano di sopra - puntualizza la signora Maria - abbiamo avuto danni alla legnaia e al garage con la macchina colpita da un sasso. Inoltre ora per i lavori necessari hanno tagliato cinque piante di frutta, alberi di lunga data di prugne, ciliegio, albicocche. Speriamo che per la primavera possiamo tornare a goderci anche il nostro prato”