In centinaia per l’asta delle bici senza padrone 

L’appuntamento. Ieri al Cantiere comunale la vendita dei mezzi ritrovati e mai reclamati Prezzo base e rilanci fissati a un euro: qualcuno ha pescato l’affare a prezzo stracciato


Fabio De Villa


Bressanone. Rosse, grigie, nere, marroni o a strisce o perfino a pallini, biciclette da donna e da uomo, city bike e mountain bike o bmx, semi nuove o mezze arrugginite, ma ancora ben funzionanti. Ce n’era davvero per tutti i gusti ieri pomeriggio al deposito del Cantiere comunale in via Alfred Ammon a Bressanone. Tante bici all’asta e tanti possibili affari per molti brissinesi che, puntualmente, hanno preso d’assalto gli spazi espositivi per cercare di portarsi a casa l’offerta più vantaggiosa, magari per pochi euro sanciti a colpi di alzate di mano.

A partire dalle 14, nel magazzino dell’ufficio oggetti ritrovati presso il Cantiere comunale di Bressanone sono state diverse decine i residenti e non soltanto che sono diventati proprietari di biciclette oramai dimenticate dando loro una nuova occasione.

Al contrario dell’ultima edizione dell’asta, questa è stata davvero un’edizione sostanziosa in quanto sono state messe in vendita ben 250 bici, ovvero esattamente 100 in più dell’anno precedente. Quest’anno gli organizzatori hanno previsto nuovamente il tutto esaurito e si sono organizzati di conseguenza con spazi più ampi e sicuri dove contenere il pubblico, accorso in effetti, per provare a risparmiare sull’acquisto di una bici e anche per attrezzarsi in linea con i criteri della mobilità alternativa all’auto.

A disposizione c’erano biciclette smarrite e ritrovate o consegnate alla Polizia locale nel corso del 2016 e del 2017 e che non sono state reclamate dai legittimi proprietari entro i termini previsti.

Il prezzo base è stato fissato ad 1 euro e a questa quota andavano aggiunti i vari, eventuali rilanci e una marca da bollo di 16 euro. Le regole fondamentali per partecipare all’asta erano poche ma severe: oltre ad essere in possesso di un documento di riconoscimento valido, occorreva aver compiuto 18 anni e avere in tasca il denaro contante per poter ritirare l’oggetto vinto.

Gli addetti del Cantiere comunale hanno spiegato attentamente a tutti i presenti come si sarebbe svolta l’asta: un’alzata di mano corrispondeva a un offerta di un euro con diverse passate in senso orario e antiorario sul pubblico presente e accalcato alle balaustre. Tutti gli oggetti in vendita erano visionabili già nella mattinata di ieri dalle ore 10 alle ore 12, sempre al deposito del Cantiere comunale in zona industriale, mentre alle 14 è partita l’asta vera e propria che si è protratta fino al tardo pomeriggio.













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