Ipes, sbloccati i progetti Landwirt e via Roncato 

Schweigkofler: «Inizieremo a costruire rispettivamente tra 1 anno e 6 mesi» Torna il sereno nei rapporti tra i due enti. Oltre cento famiglie in lista d’attesa


di Massimiliano Bona


BFRESSANONE. Il presidente dell’Ipes Heiner Schweigkofler e la giunta comunale di Bressanone sembrano aver fatto pace dopo il duro botta e risposta di ottobre, quando il primo cittadino si era lamentato per i ritardi dell’Istituto per l’edilizia sociale. «A Bolzano sono lenti», aveva sottolineato il sindaco Peter Brunner , che aveva scaricato le responsabilità per una situazione oggettivamente difficile da comprendere sia per il risanamento dell’edificio storico di via Roncato che per la zona Landwirt.

«Le due palazzine non potranno ospitare complessivamente più di 25 alloggi, pertanto anche una volta ultimate potremo comunque soddisfare solamente i casi più urgenti». Il presidente dell'Ipes negli ultimi due mesi ha lavorato (bene) dietro le quinte e risolto la situazione.

Presidente, è tornato davvero il sereno?

«Sì, è la verità. Per la zona Landwirt l'Ipes aveva acquistato il terreno nel novembre 2016 e proprio di recente c’è stato l’atteso passaggio di proprietà con il definitivo via libera del Comune».

Quanto ci vorrà per iniziare i lavori?

«In zona Landwirt una dozzina di mesi».

Quali erano invece i problemi in sospeso in via Roncato?

«Qui, in ballo, c'è una questione legata anche al rispetto delle regole imposte dalle Belle Arti. Si tratta di una palazzina che ha i suoi anni e per risanarla bisogna tenere conto di precise prescrizioni. Abbiamo, inoltre, solo un diritto di superficie e non la proprietà. Premesso questo posso dire che nel giro di sei mesi potranno iniziare i lavori».

Ci sono altri progetti in ballo?

«Sì, quello per la realizzazione di nuovi alloggi per anziani autosufficienti grazie alla proficua collaborazione tra la Apsp Santo Spirito di Marco Maffeis, Comune e Ipes. Si tratta di uno scambio patrimoniale del valore di 8 milioni».

In lista d’attesa resteranno comunque oltre cento brissinesi?

«Non possiamo fornire garanzie a nessuno. Gli alloggi sociali in Alto Adige sono l’8%, nel resto d’Italia del 4%».

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