La tassa di soggiorno aumenta ancora: da 15 a 30 centesimi 

Dopo i rincari del Comune, quello del decreto provinciale:  si pagherà da 1,55 a 2,30 euro a seconda della struttura


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Dal 1° gennaio 2019 gli importi dell’imposta e di soggiorno aumenteranno di 20 centesimi per la categoria 3 stelle e 3 stelle superior, 30 centesimi per 4 stelle e categorie superiori e 15 centesimi per tutti gli altri esercizi ricettivi.

Questi aumenti, fissati attraverso un recente decreto provinciale, sono stati ufficializzati a Bressanone in consiglio comunale ed è stata anche decisa una ridistribuzione della tassa: il 75% e non più l’85% viene destinato alla Bressanone Turismo e il 25% all’Idm.

“La tassa di soggiorno dal 1° gennaio 2019 aumenterà secondo il decreto provinciale del 2018 - spiega il sindaco Peter Brunner - ma vanno anche considerati i 70 centesimi di aumento, 30 centesimi per il 2015 e 40 centesimi per il 2017, decisi dal Comune autonomamente e già in vigore dal 1° gennaio scorso. Oltre ad ufficializzare l’aumento stabilito dalla Provincia, abbiamo deciso che alla Bressanone Turismo andrà il 75% e non più l’85% in modo da concedere il 25 all’ Idm. Con questa ridistribuzione, la Bressanone Turismo perderà circa 30 mila euro all’anno - conclude il sindaco - Siamo però certi che la perdita potrà essere recuperata grazie a un aumento dei pernottamenti”.

Da gennaio, dunque, l’imposta di soggiorno sarà di 2,30 euro per esercizi ricettivi 4 stelle o superiori, 1,90 euro per esercizi ricettivi da 3 stelle a 3 stelle S e 1,55 euro per tutti gli altri esercizi ricettivi. La modifica è stata approvata con 18 voti favorevoli e 5 astensioni.

Il consiglio ha poi esaminato la modifica al regolamento per la gestione dei rifiuti solidi urbani.

Negli ultimi anni, con l’introduzione delle isole ecologiche e dei relativi compattatori, la fatturazione è passata dal calcolo al litro a quello in chilogrammi.

La modifica al regolamento, approvata con un voto che ha raccolto l’unanimità, oltre a prevedere questo adeguamento introduce nuove soglie per quanto riguarda le cosiddette riduzioni individuali. Mentre con il precedente calcolo la soglia delle riduzioni, in particolare per l’uso di pannolini per motivi di salute, era fissata in 1.500 litri, ora la soglia è stata portata a 375 chilogrammi annui corrispondenti a 3.000 litri. Nel corso della seduta, il consigliere di Forza Italia Antonio Bova ha presentato un emendamento (approvato all’unanimità) che estende il bonus pannolini per famiglie con neonati anche al secondo anno di vita del bambino.













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