«Liberare la statale 12 dai Tir e interrare alcuni tratti di A22» 

Traffico in Val Isarco. Le richieste dei Comuni per strade e ferrovie in un documento della Comunità comprensoriale  Si sollecitano anche misure di compensazione ambientale e un servizio locale su binari con riutilizzo di vecchie stazioni



Val d’isarco. Organizzare meglio i trasporti lungo l’A22, controllare e contenere di più le velocità dei veicoli e spostare dalla statale 12 il traffico di transito. E poi garantire ai Comuni toccati dall’A22 misure di compensazione ambientale, pensare a tratti interrati di A22 e, passando alla rete ferroviaria, coordinare i tempi fra servizi attuali e futura Galleria di base del Brennero e sviluppare una ferrovia locale con riutilizzo di stazioni abbandonate.

Il consiglio della Comunità comprensoriale Val d’Isarco ha elencato in un documento le richieste dei Comuni in merito al traffico, sottolineando che “al di là del peggioramento della qualità della vita, sono soprattutto il costante inquinamento acustico e gli elevati valori dei gas di scarico, ma anche l’inquinamento delle acque a causa dell’abrasione stradale, i molti ingorghi sulle strade, i continui lavori di manutenzione e i relativi disturbi a rappresentare una rilevante minaccia e un danno per la salute dei cittadini e delle cittadine”.

Autostrada e statale. Ecco allora le priorità per l’A22: “1) Le misure di organizzazione dei trasporti a sud e a nord del Brennero – scrive il consiglio comprensoriale - devono essere concordate nel miglior modo possibile e completarsi a vicenda. Questo vale per i divieti di circolazione nei giorni festivi, i tratti a traffico alternato, le informazioni sul traffico, i pedaggi… 2) Il limite di velocità esistente di 110 km/h va conservato, ma meglio controllato. A tale scopo dovrebbero essere previste misure aggiuntive come dispositivi di misurazione fissi e mobili, controllo di sezione… 3) Per l’alleggerimento della statale 12, il traffico di transito dovrebbe essere spostato sull’A22, a meno che il tir non abbia un punto di partenza o una destinazione” in valle; 4) “I Comuni lungo l’A22 devono ottenere un risarcimento per l’elevato impatto, attraverso misure ambientali che limitino gli effetti negativi. La Provincia dovrebbe mettere a disposizione dei Comuni una parte significativa delle proprie entrate nette derivanti dalla gestione dell’autostrada. Inoltre, dovrebbero essere sostenuti tutti i progetti e le iniziative per l’incentivazione della mobilità senza emissioni. 5) I Comuni si oppongono con forza a ogni ampliamento o potenziamento del traffico esistente o dell’infrastruttura tecnica (terza corsia dinamica, platooning, ecc.); 6) Le ottimizzazioni dei flussi di traffico e le relative misure, come la circonvallazione di Varna, quella di Chiusa, il nuovo accesso a Naz-Sciaves nell’ambito della variante della Val di Riga e l’ampliamento dell’uscita autostradale Bressanone Sud devono essere accelerati; 7) Lo stress fisico e psicologico per i residenti è diventato insopportabile. L’autostrada deve essere posta sottoterra in tratti particolarmente sollecitati (come il centro di Varna) o parzialmente coperta”.

Ferrovia. Il consiglio guidato dal presidente Walter Baumgartner passa poi alle richieste relative alla ferrovia: 1) Devono essere intraprese tutte le iniziative per garantire che la Galleria di base del Brennero e la tratta di accesso nella Valle Isarco entrino in funzione contemporaneamente; 9) Nei cantieri per la costruzione della tratta di accesso nella sezione Ponte Gardena – Fortezza, i committenti e/o la direzione dei cantieri devono rispettare rigorosamente i requisiti concordati con i Comuni; 10) Trasferire su rotaia il traffico di persone e merci, anche grazie alla realizzazione di ulteriori possibilità di carico a Verona; 11) La Provincia deve proibire, per la tutela della popolazione residente, l’attraversamento dell’Alto Adige da parte di vagoni merci vecchi e non isolati acusticamente”.

Un servizio locale passeggeri su binari. Si chiede anche di “riservare la tratta esistente da Ponte Gardena in direzione del Brennero alle persone, in particolare per i collegamenti locali. Tutti i trasporti di merci devono svolgersi tramite la Galleria di base del Brennero. Si dovrebbe riflettere sul funzionamento di una moderna ferrovia locale sulla tratta Bolzano – Brennero – Val Pusteria: riutilizzo di stazioni abbandonate, parcheggi per i pendolari, alta densità di passaggi, attraversamento più veloce nella Val Pusteria. In particolare, le stazioni di Varna, Naz-Sciaves e Funes sono da rimettere in funzione per rendere attraente la rete ferroviaria per la popolazione; 13) I trasporti pericolosi devono essere regolati tramite un proprio piano di gestione”. F.D.D.















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