La segnalazione

Rifiuti gettati nei wc di casa: «Fognature in tilt» 

Dopo un intervento in via Castellano a Bressanone, l’allarme dell’Asm: «La gente butta di tutto, dai pannolini ai farmaci. In un anno 24 sos per impianti bloccati»


Fabio De Villa


BRESSANONE. Amara sorpresa per alcuni condomini di un condominio in via Castellano a Bressanone, che nei giorni scorsi si sono ritrovati i propri garage allagati per lo straripamento di una condotta fognaria. Tutto questo, a quanto pare, a causa dell’uso scorretto del wc da parte di uno o più condomini del palazzo, come hanno ricostruito i tecnici di Asm e i vigili del fuoco di Bressanone intervenuti dopo la segnalazione. I tecnici infatti, hanno rinvenuto un blocco di grasso all’interno delle tubature di scolo che non permetteva il corretto funzionamento degli scarichi.

Un problema, e questo sarebbe l’ulteriore dettaglio allarmante, che si è già presentato e a cui Asm cerca di porre rimedio. “Situazione come queste si creano nella fognatura quando il gabinetto viene usato come cestino dei rifiuti – racconta Franz Berretta di Asm - Qualche giorno fa un tale blocco di grasso ha ostruito un tubo. Le acque di scarico non hanno potuto defluire correttamente per 2 settimane, sono rifluite nella casa e hanno allagato il garage con le conseguenze che possiamo immaginare.

Non è di certo un episodio piacevole, ma sopratutto è evitabile. Una volta la settimana gli operatori di Asm Bressanone intervengono per ripulire i condotti fognari da rifiuti smaltiti nel gabinetto o nel lavandino. Tra questi rifiuti troviamo di tutto, dai pannolini agli assorbenti, collant, bastoncini cotonati, sabbia di lettiere per gatti non smaltibile, sigarette e molto altro, rifiuti che andrebbero gettati, come tutti sanno o dovrebbero sapere, tra i residui. Se salviette umidificate, carta da cucina e fazzoletti di carta finiscono nello scarico è per ignoranza o per indifferenza. In effetti, sono uno dei nemici principali del sistema fognario: a differenza della carta igienica, infatti, non si dissolvono nell’acqua; restano nei tubi di scarico e intasano condotti e gli impianti di pompaggio”.

"Gli intasamenti – prosegue Berretta - sono causati, in altri casi, da oli di cottura e residui di cibo che finiscono nello scarico, come abbiamo constatato, purtroppo, in varie occasioni. Per fare un esempio dell’uso scorretto del wc da parte di molti brissinesi, lo scorso anno è stato necessario intervenire 24 volte per sbloccare impianti di pompaggio. Lo strato e gli agglomerati di grasso che lasciano questi scarti danneggiano non solo le tubature di casa ma anche la rete fognaria pubblica”.

“Ed è opportuno segnalare questi episodi - sottolinea in conclusione il dirigente dell’Azienda servizi municipalizzati - per far capire che smaltire i rifiuti nel gabinetto è come gettare rifiuti dal finestrino della macchina. In un attimo ci si è sbarazzati dei rifiuti, ma il peso grava sugli altri. Più rifiuti finiscono nello scarico e inquinano le acque reflue, maggiore sarà l’onere per la pulizia e il ritrattamento. E pure le riparazioni dei danni alla rete fognaria sono dispendiose. Determinati rifiuti poi, come i farmaci, non possono essere totalmente filtrati dagli impianti di depurazione e a farne le spese è l’ambiente”.













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