Storie di guerra e Resistenza per non dimenticare 

L’incontro a Bressanone. All’Auditorium le testimonianze di sopravvissuti a eccidi e lager L’appello di Lionello Bertoldi (Anpi) agli studenti: «Difendete i valori della libertà e della pace»


Fabio De Villa


Bressanone. Auditorium gremito nei giorni scorsi con l’arrivo degli allievi delle classi del polo scolastico brissinese “Falcone e Borsellino” e del liceo “Dante Alighieri”, che, assieme a una rappresentanza della scuola di formazione professionale “Enrico Mattei”, hanno potuto vivere un appassionante incontro con la storia, lungo le vicende dalla vigilia della Seconda guerra mondiale alla Resistenza.

Nell’auditorium “Erica Volgger”, le scuole hanno infatti ospitato il senatore Lionello Bertoldi, presidente emerito della sezione provinciale dell’Anpi - Associazione nazionale Partigiani, e il professore Franz Oberkofler, autore con Umberto Principe del volume “Rondini e corvi” che raccoglie le memorie di quanti hanno vissuto il dramma delle “opzioni” nel 1939 nella conca brissinese. Tra gli ospiti anche Bruno Bertoldi, sopravvissuto all’eccidio di Cefalonia operato dai nazisti dopo l’8 settembre 1943 e poi deportato in Russia. È stato proprio il racconto di quest’ultimo a far vibrare le corde più profonde della sensibilità dell’uditorio: la freschezza delle sue parole e la puntualità nel riportare i dettagli della sua odissea hanno fatto presto dimenticare che le primavere da lui già contate sono 101.

Gli studenti hanno avuto la fortuna di rivisitare grandi eventi studiati nei libri dalla prospettiva di chi li ha vissuti e le brutali situazioni di guerra e di prigionia si sono così colorate di viva concretezza. Con la visione del documentario intitolato “Tempi di piombo” realizzato dal professore Oberkofler, gli studenti hanno potuto percepire la lacerazione prodotta in Alto Adige dall’accordo del ’39, che obbligò i sudtirolesi di lingua tedesca e ladina a scegliere se rimanere nella loro Heimat e accettare l’italianizzazione o se espatriare nel Reich, sotto l’urto della propaganda nazista e fascista. Grazie alle numerose interviste, anche questa pagina di storia è rimbalzata nell’auditorium con grande energia. Una realtà lontana, quella della guerra, ma ben presente nella voce di Bruno Bertoldi, quando, nel salutare i giovani presenti, ha rivolto loro un accorato appello a “stare dalla parte dell’Europa” e a rendersi responsabili del suo futuro di pace, imparando a riconoscere i pericoli che ne minacciano la coesione. È questo l’auspicio espresso anche da Lionello Bertoldi alla vigilia di un 25 aprile che, ha detto, “chiede ai giovani di non abbassare mai la guardia nel difendere i valori ereditati dal sacrificio di chi ci ha preceduti, primi fra questi la libertà e la pace”.

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