Tratta d’accesso Bbt, ridotto l’impatto 

La Conferenza dei servizi a Roma ha accolto le modifiche tra Fortezza e Ponte Gardena: appalto solo dopo l’ok del Cipe



FORTEZZA. Molti, nel resto d’Italia, si chiedono perché in Alto Adige una grande opera come il «Bbt» non abbia sollevato polemiche e causato proteste come la Torino-Lione ad esempio. La risposta è tanto banale quanto semplice: si è cercato, riuscendoci, di coinvolgere i sindaci dei territori interessati anche per le tratte d’accesso prevedendo adeguate opere di compensazione. È di ieri la notizia che la Conferenza dei servizi a Roma ha accolto le modifiche per ridurre l’impatto della tratta d’accesso del tunnel di base del Brennero Fortezza-Ponte Gardena.

«Ieri è stato dato parere positivo al progetto, modificato da Rfi secondo le nostre richieste per diminuire l’impatto sulla popolazione. Ora tocca al Cipe, entro la prima metà del 2019, dare il via libera a questa variante definitiva»: così il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha commentato l’esito della spedizione romana del direttore dell’Osservatorio Bbt Martin Ausserdorfer. La riunione della Conferenza dei servizi rappresenta il penultimo passaggio necessario per poter partire con i lavori, dopo che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha messo a disposizione di Rfi i fondi necessari per la loro esecuzione. Dopo che anche il Cipe avrà dato parere positivo Rfi potrà partire con la gara. «Con l’accoglimento di queste modifiche abbiamo dato una risposta concreta ai residenti che saranno toccati dai lavori come i cittadini di Velturno e Funes, che ho incontrato più volte e ai quali siamo felici ora di poter dare una risposta», ha spiegato Kompatscher. Il Ministero dei Trasporti aveva approvato la concessione edilizia nel 2018. Il progetto ha ora recepito le richieste dei Comuni della Valle Isarco.

Le modifiche al progetto. Riguardano in primis misure di mitigazione dell’impatto acustico, sia in fase di cantiere che successivamente. Specie durante i lavori si cercherà di ridurre le emissioni di polveri, i rumori e l’inquinamento luminoso. La circolazione dei mezzi pesanti dovrà avvenire secondo direttrici ben precise. Verrà inoltre realizzato un’uscita dell’autostrada dedicato in corrispondenza del cantiere all’altezza dell’areale Prader. La realizzazione di una rampa di accesso all’autostrada nello stesso punto non è stata invece ancora autorizzata, ma Ausserdorfer e Kompatscher promettono: «Continueremo a chiederla». Su richiesta della Provincia e dei Comuni interessati è stato eliminato l’ingresso al cantiere previsto inizialmente fra Albes e la fermata della val di Funes. La Provincia haprescritto standard elevati per il ponte di attraversamento della Val di Funes, con più efficaci misure antirumore e antivibrazione. Sono state eliminate dal progetto le previste aree di deposito materiali di Gatschwiesen/Gatschwald e Unterseeber. I lavori alla stazione di Fortezza verranno realizzati in parte da Rfi e in parte dalla società Bbt e anche in questo caso verranno realizzate barriere antirumore. Parallelamente ai lavori sulla stratta d’accesso, Terna si occuperà di attualizzare la fornitura di energia elettrica.

Un lavoro di squadra. Il presidente della Provincia ha ringraziato i sindaci e gli assessori delle comunità interessate: «La collaborazione fra Comuni e Provincia con l’obiettivo di rendere quest’opera sostenibile per la collettività è stata esemplare. Particolare merito va al presidente della Comunità comprensoriale Walter Baumgartner e al direttore dell’Osservatorio Martin Ausserdorfer.

Il nodo irrisolto. Non ci sono ancora, purtroppo, le stesse garanzie per la tratta d’accesso in Bassa Atesina. (max.bo.)













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