Il caso

Vipiteno, nel cda della Deutschhaus una sola donna: scatta la polemica

Rinnovato il consiglio della Fondazione. Frick (Svp) critica verso il Comune. Il vicesindaco Cola: «Avrebbe potuto proporre lei una candidata, anche del gruppo tedesco»

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Fabio De Villa


VIPITENO. La nomina del nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Deutschhaus Vipiteno continua a far discutere nel Comune capoluogo dell'Alta Val Isarco. Le polemiche sono partite quando la consigliera comunale dell'Svp Evi Frick ha lasciato la sala in occasione del recente consiglio comunale in segno di protesta dopo la decisione di nominare una sola donna nel consiglio della fondazione.

Ora il vice sindaco Fabio Cola sottolinea che nel cda della Fondazione Deutschhaus il gruppo linguistico italiano è stato rappresentato per oltre un decennio da Norma Corti, «che avevamo indicato - ricorda Cola - e che approfitto per ringraziare per il suo eccellente operato nel volontariato vipitenese. L'Svp avrebbe potuto candidare una donna, ma non lo ha fatto pretendendo che lo facessimo noi. Visto che noi agiamo autonomamente e certo non guidati da altri, a fronte della rinuncia di Norma Corti abbiamo individuato un nuovo candidato. Abbiamo optato per Maurizio Todesco come rappresentante del gruppo linguistico italiano in segno di apprezzamento per il suo operato. Il problema sta quindi all'interno della Svp».

«Voglio ricordare che, oltre a Corti, anche il signor Kiebacher ha rassegnato le dimissioni. Nel rinnovo del consiglio di amministrazione della Fondazione Deutschhaus venivano votate in totale cinque persone, di cui una del gruppo italiano. Da nessuna parte - conclude Fabio Cola - è scritto che il rappresentante del gruppo linguistico italiano deve essere una donna. La consigliera Frick, come chiunque altro, avrebbe potuto semplicemente alzare la mano e proporre una donna, anche del gruppo linguistico tedesco. Invece, ha preferito uscire dall'aula».

Come già riportato, il nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Deutschhaus è composto dal presidente Reinhard Fuchs, da Willi Stofner, Günther Seidner, Maurizio Todesco e dall'unica donna, Ruth Achammer. Ferdinand Rainer è stato confermato come revisore dei conti. «Capisco che non sia facile trovare persone disponibili e candidabili per questi incarichi - ha detto Frick dopo l'uscita dall'aula del consiglio comunale - ma semplicemente non hanno cercato donne adatte a questo ruolo". Anche Verena Debiasi (Für Sterzing Wipptal) non ha apprezzato la composizione del cda prevalentemente maschile, chiedendo di "trovare il modo di garantire in futuro che le donne siano degnamente rappresentate nelle posizioni amministrative».













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