IL RAPPORTO

Caritas, sempre di più le persone senza una casa

La carenza di alloggi colpisce sempre più giovani e donne



BOLZANO. Sempre più persone, in Alto Adige, si trovano ad avere un lavoro ma non una casa. «Ci sono abbastanza opportunità di lavoro, non per tutti però è facile trovare un appartamento, soprattutto per le persone che a causa di circostanze particolari si trovano svantaggiate o in difficoltà, per l'altra faccia della nostra provincia, per l'altro Alto Adige appunto», spiega il direttore della Caritas, Paolo Valente.

Sono proprio i problemi abitativi, nell'anno appena passato, ad essere stati riscontati in maniera evidente in diversi servizi della Caritas. La carenza di alloggi colpisce inoltre sempre più giovani e donne. Nel 2018 la Caritas ha fornito un tetto a 828 persone, 596 uomini e 232 donne, tra loro 59 bambini e giovani al di sotto dei 18 anni.

«Nel 2018 il numero delle domande è aumentato notevolmente, soprattutto da parte di persone che hanno un rapporto di lavoro, ma che, con il loro salario solitamente molto basso, non trovano un alloggio altrove. Tuttavia, su 200 domande, l'anno scorso siamo stati in grado di accettarne solo 41. Più dell'80% degli ospiti (in tutto 77) ha un lavoro, i restanti stanno seguendo corsi di formazione professionale o sono alla ricerca di un lavoro. Tutti stanno cercando un alloggio sul libero mercato o stanno aspettando - molti da più di un anno - un posto nelle Case albergo per lavoratori», commenta Matteo Contegiacomo, coordinatore di Casa Freinademetz a Bolzano.

Nel 2018 circa 6.570 donatrici e donatori hanno sostenuto il lavoro della Caritas. Circa 700.000 euro sono stati donati per aiutare persone povere in Alto Adige e 1,8 milioni di euro (incluso il contributo delle istituzioni di 300.000 mila euro), invece, per progetti d'aiuto al di fuori della provincia.













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