Rogo

Drago di Vaia distrutto, il sindaco di Lavarone: «Ripartiremo con il progetto». Ipotesi dolo

Già partita una raccolta fondi per la ricostruzione dell'opera

L'INCENDIO. Il drago Vaia carbonizzato

VIDEO. Tutti pazzi per il Drago

FOTO. Il Drago è una star dei social

 

 



LAVARONE. «Cosa avrai fatto di tanto male? – si chiede sulla sua pagina Facebook il sindaco di Lavarone, Isacco Corradi, riferendosi al Drago Vaia, che è bruciato ieri sera – Il drago non è mio è da subito stato di tutti, della comunità di Lavarone, dell’Alpe Cimbra e di tutte le persone che lo hanno amato in questi anni. Sei stato presenza scomoda e ingombrante ma non può essere diversamente per un drago, ho solo una speranza che quello che è successo sia stato un errore per quanto stupido e non un atto voluto. Il risultato non cambia ma moralmente mi sentirei più tranquillo nel sapere che non vi sono persone che girano a Lavarone capaci di far sparire una cosa così bella».

Il sindaco, quindi, ipotizza che il rogo sia doloso e si affida alle indagini in corso per scoprire cosa sia successo. «La giustizia farà il suo corso ma quale può essere la pena per aver ucciso un Drago?» afferma amareggiato. 

«Saremo più forti della stupidità e non ci faremo prendere da rabbia e dal rancore. Segnalo la campagna raccolta fondi per poter ripartire con il progetto».

La raccolta fondi, creata da Corradi, è visibile cliccando QUI













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