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Edilizia, firmato l’integrativo provinciale: fino a 80 euro in più di stipendio

Interessati 12 mila lavoratori. Auer (Collegio Costruttori): «Più costi per le nostre aziende ma diamo un segnale sul costo della vita»



BOLZANO. La settimana scorsa il Collegio Costruttori e i sindacati FILCA-SGB/CISL, FILLEA-AGB/CGIL, FENEAL-SGK/UIL e ASGB-Bau hanno rinnovato il contratto integrativo provinciale dell’industria delle costruzioni per gli anni 2023- 2025: riguarda circa 10.500 dipendenti dell’industria delle costruzioni e circa 1.500 addetti delle imprese edili, in totale quindi circa 12.000 collaboratori in Alto Adige.

La novità più rilevante è l’aumento dell’elemento variabile della retribuzione dal 4 al 6 percento. Ciò significa che i collaboratori possono ricevere a partire da gennaio 2024  tra i 50 e gli 80 euro lordi in più al mese rispetto a oggi. “Inoltre tali incrementi sono sottoposti a una tassazione sostitutiva del 10 percento”, sottolinea Friedrich Oberlechner, segretario generale del sindacato di categoria ASGB-Bau.

La parte più elevata dell’incremento scatta quando si raggiungono determinati indicatori che sono collegati a uno sviluppo positivo del settore edile in Alto Adige e che per la gran parte sono rilevati dalla Cassa edile (per esempio il numero dei collaboratori iscritti, monte salari, ore di malattia e così via). In

totale sono previsti sei parametri: se ne vengono raggiunti almeno quattro, allora si ottiene l’intero incremento salariale (90 percento se si raggiunge tre parametri, 75 percento con due parametri e 60 percento con uno).

“Tutti i collaboratori che all’11 maggio 2023 erano assunti in una impresa edile industriale riceveranno inoltre nella busta paga di dicembre un pagamento una tantum di 200 euro lordi”, aggiunge Martin Voppichler, segretario generale del sindacato di categoria FILCA-SGB/CISL.

“Abbiamo poi anche concordato un aumento dell’indennità di trasferta. Quest’ultima viene prevista inoltre anche nel caso di un solo pernottamento”, chiarisce Marco Nardini, segretario generale del sindacato di

categoria FILLEA-AGB/CGIL.

“Per contrastare l’aumento del costo della vita, abbiamo inoltre pattuito di aumentare il valore del buono pasto degli impiegati da 5,16 a 7 euro per pasto. Se gli operai non dovessero poter usufruire del servizio mensa previsto

per il pranzo otterrà la relativa indennità sostitutiva giornaliera salita a 6 euro contro gli attuali 3,44 euro”, evidenzia Matteo Salvetti, segretario generale del sindacato di categoria FENEAL SGK-UIL.

Le parti hanno inoltre discusso il fatto che in futuro i lavoratori edili dovrebbero ricevere nuovamente il 50% del loro salario in caso di malattie brevi (meno di tre giorni) due volte all'anno.

“Le imprese dell’industria delle costruzioni dimostrano con tale accordo che il benessere dei loro collaboratori è una preoccupazione centrale. Tale accordo manda inoltre un chiaro segnale riguardo al forte rialzo del costo della vita. Per le nostre aziende il contratto comporta un incremento sostanziale dei costi, ma lo facciamo con la volontà di sostenere i nostri collaboratori. Il settore edile offre posti di lavoro attrattivi e adeguatamente retribuiti“, mette in evidenza in conclusione il Presidente del Collegio Costruttori Michael Auer.

Il Contratto integrativo provinciale è entrato in vigore l’11 maggio 2023 e avrà validità fino al fino al 31 dicembre 2025.













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