cucina e tv

Fatale una "cotoletta alla pizza", il trentino Girardi fuori da Masterchef

Il 33enne di Levico era l'unico concorrente trentino arrivato in finale. Saluto polemico ai tre giudici: "Ricordatevi che davanti a voi avete anche delle persone"



TRENTO. Non ha superato il primo Skill Test della stagione Francesco Girardi, unico concorrente trentino (è di Levico) approdato quest’anno alla fase finale del fortunatissimo programma che mette alla prova aspiranti chef in una gara che si va via via più serrata e complessa.

Girardi aveva conquistato il suo posto nella classe di Master Chef presentando ai giudici un piatto di gran classe. L’altra sera è inciampato su una prova che sembrava molto meno «insuperabile»: una variante americana della cotoletta, che la prevede guarnita da pomodoro e mozzarella come fosse una pizza.

Una variante da chef (a proporla l’ospite delle serata: Davide Scabin) di quella che se fosse proposta nella trattoria sotto casa si boccerebbe come una patacca impresentabile. Comunque sia i giudici non hanno trovato convincente la sua cotoletta “alla pizza”. E Girardi è stato invitato a togliersi il grembiule bianco, simbolo della partecipazione alla competizione, e lasciare la cucina.

Una eliminazione a sorpresa, in una classe in cui sembrava dalle prime impressioni poter dire la sua molto più a lungo. Non si può dire che se ne sia andato in punta di piedi. Pur mantenendo pacatezza e un atteggiamento di massimo rispetto, al momento del saluto e degli auguri ai suoi colleghi rimasti in gara, ha lasciato una stoccata fin troppo chiara ai giudici.

«Voi chef - ha detto - ricordatevi che non avete davanti solo degli aspiranti chef, ma anche delle persone». Mettendo il dito in quello che è in effetti un punto discusso dell’amatissimo format: il modo in cui i giudici - tutti chef di indubbio valore e esperienza - trattano i loro allievi. C’è modo e modo di bocciare qualcuno. Valle alle elementari come a un esame universitario e a un colloquio di lavoro. L’impressione che spesso la voglia di essere personaggio prevalga sul rispetto da casa si ha. Probabilmente è una delle cose che piacciono, ma non è raro vedere persone pesantemente umiliate. Francesco Girardi, 33 anni, non è più un ragazzino. E forse nella vita ha affrontato anche prove più serie di un gioco basato sulla pur serissima capacità ai fornelli. Non si è fatto problema nel far presente che questo aspetto del gioco, evidentemente a lui non è piaciuto. Se ne va alla quarta puntata, ma senza essersi tenuto il sassolino nella scarpa.

Lo chef Antonino Cannavacciuolo (in verità, di consueto il meno aggressivo nei modi e nei toni dei tre) ha replicato in modo che ha tradito tutta la sua sorpresa: «Se non guardassimo anche le persone, non ci sarebbe nessuno ancora in gara». Che detto di una gara che si basa sulla progressiva eliminazione di concorrenti a ogni puntata, per arrivare alle finali con solo i migliori, semplicemente non ha senso. L.M.

 













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