il caso

I Verdi: «Non si può morire di freddo nel ricco Sudtirolo»

Presentato un ordine del giorno in Consiglio provinciale: «Nuovo flusso di profughi, serve un piano per uscire dall’emergenza»



BOLZANO. "Non si può morire di freddo nel ricco Sudtirolo", lo affermano i Verdi che hanno presentato in Consiglio provinciale un ordine del giorno.

"La tragica morte di un giovane diciannovenne di origini egiziane in un riparo di fortuna a Bolzano Sud ha scosso le coscienze dell'intera popolazione altoatesina. Associazioni di volontariato, Diocesi, Caritas, istituzioni ai vari livelli e tante persone della società civile hanno lanciato un appello urgente: non si può morire di freddo nel ricco Sudtirolo. I Verdi Grüne Vërc lo portano all'attenzione del Consiglio provinciale", si legge in una nota.

"In queste settimane siamo di fronte a un nuovo flusso continuo di migranti e profughi, la cui competenza spetta allo Stato e alla Provincia. Per affrontarla al meglio, occorre una maggiore cooperazione tra Stato, Provincia, Comuni, Terzo Settore e volontariato: abbiamo bisogno di un vero e proprio piano sostenibile per uscire dalla logica emergenziale e per affrontare la situazione dell'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale presenti sul territorio dell'Alto Adige. Lo chiediamo alla Giunta provinciale in un ordine del giorno collegato alla Legge di bilancio che discuteremo in Consiglio provinciale questa settimana", così i consiglieri provinciali Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa e Hanspeter Staffler. 













Altre notizie

Attualità