Brennero

Il Consiglio dei Ministri contro i divieti al Brennero, Ugge (Fai) e Anita: «Finalmente un'azione decisa»

Il presidente di Fai Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè sottolinea come l'Italia abbia assunto un'iniziativa a tutela dell'intera economia italiana

IL BLOCCO. "Scelta obbligata"



BOLZANO. È soddisfatto, il presidente di Fai Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, che sottolinea come per la prima volta l'Italia "abbia assunto un'iniziativa forte e decisa a favore non solo dell'autotrasporto, ma a tutela dell'intera economia italiana". "Nel nome della libera circolazione delle persone e delle merci, principio sancito dall'Unione Europea, si è finalmente deciso di ricorrere alla Corte di Giustizia Ue per salvaguardare quel principio e denunciare la decisione unilaterale dell'Austria di limitare il transito dei mezzi pesanti al valico. - spiega Uggè - E questo, dopo che la CE per anni ha puntato solo sul dialogo con l'Austria. Il dialogo non è possibile quando non si rispettano le regole - prosegue Uggè - La Fai-Conftrasporto è stata la prima associazione di imprese in Italia che nel 2016 ha portato all'attenzione delle Istituzioni Europee i danni economici, conseguenti ai divieti, calcolati in milioni di euro al giorno per tutto il sistema Italia". "Dopo 7 anni e numerosi ministri dei Trasporti, finalmente l'Italia difende, grazie al ministro Salvini che ha tenuto fede alla parola data, non tanto le imprese italiane, ma l'economia europea, perché oggi è al Brennero che si ostacola la circolazione, ma domani potrebbero altri fronti a fare da sé", avverte Uggè. "I valori europei si difendono in questo modo, altrimenti si parla solo di obiettivi astratti e senza basi", conclude il presidente di Fai-Conftrasporto. 

Anche secondo Riccardo Morelli, presidente di Anita, questa decisione è storica. Ha infatti dichiarato: “La scelta del Consiglio dei ministri di ricorrere alla Corte di Giustizia Ue contro le limitazioni al traffico imposte al Brennero dall'Austria è una scelta che il Governo ha assunto grazie all'iniziativa e alla tenacia del Ministro Salvini. Fin dal suo insediamento al Mit, Salvini ha pubblicamente riconosciuto e costantemente evidenziato la concorrenza sleale determinata dalle misure unilaterali dell'Austria a danno del settore e dell'intera economia italiana", ha aggiunto Morelli.

"Oggi si passa finalmente dalle parole ai fatti", ha commentato il delegato Anita sulle questioni del Brennero, Thomas Baumgartner. "Da anni Anita ha spinto i vari Governi a prendere le difese dell'Italia contro le ingiustificate limitazioni austriache e con questo atto senza precedenti abbiamo avuto dimostrazione della particolare attenzione che il Governo Meloni ha concretamente messo in pratica", ha aggiunto Baumgartner. "La libera circolazione delle merci è uno dei pilastri del Mercato Unico e in quanto tale va tutelato. Ora spetta alla Corte Europea fare luce sulla controversia e individuare i responsabili delle misure distorsive della concorrenza", conclude Anita in una nota.













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