BOLZANO

L' Alto Adige dice no al lavoro domenicale e festivo

Il Consiglio provinciale approva la mozione, pochi i settori esclusi 



BOLZANO. Der Sonntag ist heilig, la domenica è sacra! Il consiglio provinciale di Bolzano ha approvato una mozione contro il lavoro nelle giornate domenicali e festive. Il documento, presentato da Andrea Pöder del partito della destra sudtirolese Bürger Union, impegna la giunta provinciale ad adoperarsi per mantenere il riposo domenicale festivo e "ad esprimersi contro il lavoro domenicale nei settori in cui non risulti assolutamente necessario, nonché ad adottare misure che contribuiscano a limitare le aperture domenicali e festive". La mozione è stata approvata all'unanimità.

In Alto Adige il riposo domenicale è, infatti, uno dei pochi temi che unisce e non divide e che vede d'accordo italiani e tedeschi, chiesa e sindacati. Nel 2009 è stata, così, costituita l'Alleanza per la domenica libera dal lavoro. Ne fa parte la Diocesi di Bolzano-Bressanone, i membri del Forum Cattolico (Associazioni cattoliche di lingua tedesca e ladina), la Consulta delle Aggregazioni Laicali (Associazioni cattoliche e movimenti religiosi), come anche Cgil-Agb, Uil-Sgk e Cisl-Sgb, il sindacato sudtirolese di lingua tedesca Asgb e l'Unione commercio turismo (Hds-Unione), che ha funzione di osservatorio. "Non abbiamo bisogno dei negozi aperti di domenica" è stato lo slogan di una recente campagna di sensibilizzazione che si riferiva al richiamo all'Editto dell'Imperatore Costantino, del 3 marzo 321, in cui "si posero le basi giuridiche per la nascita della domenica libera dal lavoro".

Pöder, presentando la mozione in consiglio, ha ricordato che il tribunale amministrativo federale tedesco ha difeso la domenica non lavorativa privilegiando il riposo festivo al desiderio di voler subito soddisfatto un bisogno estemporaneo. Sven Knoll (Südtiroler Freiheit) ha ribadito la specificità altoatesina del commercio di vicinato. In alcune situazioni in negozi possono restare aperti, per esempio nelle stazioni, ma questa deve essere l'eccezione. Per la Svp Dieter Steger ha quindi appoggiato la mozione, chiedendo però una lieve modifica della parte impegnativa, al fine di «prendere misure adatte» per garantire il riposo domenicale. L'unica voce fuori dal coro è stata invece quella di Alessandro Urzì (L'Alto Adige nel cuore) che ha contestato la proposta, trattandosi di una visione "retrograda e bigotta, che soffoca l'Alto Adige". Alla votazione è stato assente per motivi personali, così la mozione è passata all'unanimità. 













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