opere stradali

L’Alto Adige vara nuove regole per progettare le strade: priorità a ciclisti e pedoni

Presentate da Alfreider le linee guida: sarà aumentata la larghezza minima dei marciapiedi, attenzione al paesaggio e ai materiali locali e riciclabili



BOLZANO. La Giunta provinciale altoatesina ha approvato questa settimana le nuove linee guida per la progettazione e la costruzione di strade, introducendo importanti cambiamenti orientati a una mobilità sostenibile e sicura. I dettagli delle nuove linee guida sono stati presentati oggi (venerdì 28 gennaio) a Bolzano dall'assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider.

"Vogliamo adottare un nuovo approccio e pianificare la mobilità in modo integrato, anche nel settore delle strade – ha sottolineato l'assessore Alfreider –. I costi e gli effetti sull'ambiente dovrebbero essere ridotti al minimo prendendo in considerazione tutte le forme di mobilità e la loro interconnessione".

Secondo Alfreider gli obiettivi da perseguire sono tre. La protezione dello spazio e del paesaggio, utilizzando meno spazio possibile e costruendo in modo da salvaguardare al meglio il paesaggio. La considerazione di diverse forme di mobilità con particolare attenzione ai pedoni e ai ciclisti. Un servizio di lunga durata abbinato all'uso di materiali locali e riciclabili.  Come esempio, Alfreider ha citato le piste ciclabili sui passi dolomitici, che ora non devono più essere trattate come un'infrastruttura separata ma possono essere integrate direttamente nella strada.

“Le diverse forme di mobilità vanno pianificate fin da subito e poi costruite” ha sottolineato il direttore di dipartimento Infrastrutture e Mobilità Martin Vallazza. A tal fine dovrebbe essere data visibilità agli utenti della strada più deboli agli incroci e agli attraversamenti e alle nuove forme di mobilità come, ad esempio, i mezzi a mobilità elettrica. 

Quindici anni di esperienza confluiscono nelle nuove linee guida, ha riferito il direttore di ripartizione Infrastrutture Valentino Pagani, che già nel 2006 aveva coordinato il gruppo di lavoro e contribuito alla stesura dei regolamenti. Pagani ha sottolineato la necessità di una crescente attenzione alla progettazione sostenibile, citando il concetto di gestione del ciclo di vita, che considera l'impatto della struttura sul paesaggio e sull'ambiente durante e dopo la costruzione. 

Al Servizio strade provinciale competono oltre 2.800 chilometri di strade provinciali e nazionali. Secondo il direttore di ripartizione Servizio strade Philipp Sicher è importante“ prestare ancora più attenzione alla loro durabilità, al fine di ridurre i costi e poter beneficiare di tali infrastrutture più a lungo”. Per dare maggiore durabilità alle strade servono materiali nuovi, ad esempio uno strato portante cementizio. "Il carico effettivo detta la natura della strada, in termini di materiali di costruzione e di strati, questo è ciò a cui dobbiamo guardare” ha detto Sicher. Anche aspetti come drenaggio e prosciugamento sono presenti, per la loro particolare importanza, nella guida di progettazione.

Saranno privilegiati i sistemi intermodali e gli hub e sistemi di rifornimento di sistemi di guida a basse emissioni con elettricità, idrogeno, metano. Bisogna trovare una soluzione equilibrata tra la mobilità necessaria e le risorse disponibili. Inoltre, nelle aree urbane, la precedenza deve essere data agli utenti della strada più deboli, come le persone con disabilità, i pedoni o i ciclisti.

Una sezione importante delle nuove linee guida riguarda i percorsi pedonali e le piste ciclabili. La mobilità ciclistica è stata inserita nelle linee guida come una componente fondamentale della politica dei trasporti. Tutte le forme di mobilità devono essere prese in considerazione nella pianificazione e nella realizzazione di nuove infrastrutture di trasporto. La mobilità elettrica deve essere presa in considerazione nel dimensionamento delle piste ciclabili. È stata introdotta una corsia di protezione per il traffico di biciclette, così come 3 tipi di corsie ciclabili (corsia ciclabile RS, corsia ciclabile quotidiana RA, corsia ciclabile ricreativa RF) con rispettivi criteri minimi. Altri punti per la promozione della mobilità ciclabile sono: manutenzione annuale delle piste ciclabili ad uso quotidiano e delle piste veloci, illuminazione dei luoghi pericolosi, priorità per le biciclette e la separazione spaziale dei marciapiedi nelle piste ciclabili veloci nonché la separazione tra piste ciclabili e strade trafficate. Le corsie preferenziali per le biciclette sono state introdotte di recente anche sui passi di montagna, predisponendo la disposizione parallela di corsie ciclabili per le biciclette che viaggiano in salita. Per quanto riguarda i marciapiedi, la larghezza minima dovrà essere aumentata se vi è una comprovata necessità. In caso di percorso pedonale notevolmente ridotto o assente su un tratto lungo, questo dovrà essere giustificato e approvato dall'organismo responsabile atto all'autorizzazione del progetto.













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