animali

La Lav chiede la grazia per gli orsi trentini M49 e M57

Gli orsi "non hanno alcuna colpa, gli orsi fanno gli orsi" precisa Massimo Vitturi della Lav



TRENTO. Tutelare gli orsi mantenendoli liberi: questo l'obiettivo delle Giornate nazionali della Lega Antivivisezione in tutta Italia, nei fine settimana del 13-14 e 20-21 marzo. "Tutti potranno sostenere l'appello per "la grazia” agli orsi del Trentino - per M49 ed M57, ad esempio, ingiustamente segregati al Casteller - e contribuire alle azioni legali della Lav in difesa di questi animali selvatici" spiega l'asssociazione animalista indicando che "basta scegliere l'iscrizione all'Associazione. Inoltre, sarà possibile contribuire a sostenere l'Associazione anche attraverso il tradizionale uovo di Pasqua Lav (di cioccolato fondente, biologico di Altromercato, la maggiore organizzazione di Commercio Equo e Solidale in Italia)".

Le più recenti battaglie legali portate avanti dalla Lav in difesa degli orsi del Trentino, "portano i nomi di orsi che hanno bisogno del nostro aiuto - ricorda la ong - Kj2, orsa uccisa dalla Provincia di Trento nel 2017; M49 catturato dalla Provincia di Trento nel luglio 2019, aprile 2020 e settembre 2020; M57, catturato dalla Provincia di Trento nell'agosto 2020; DJ3 rinchiusa da anni al Casteller; JJ4 libera ma sulla quale pende una ordinanza di cattura; Daniza, uccisa dal veterinario durante un maldestro tentativo di cattura".

Gli orsi "non hanno alcuna colpa, gli orsi fanno gli orsi - precisa Massimo Vitturi, responsabile Lav Animali selvatici - tra il 1999 e il 2002, sulle Dolomiti di Brenta vennero rilasciati 10 orsi provenienti dalla Slovenia, 3 maschi e 7 femmine di età compresa tra 3 e 6 anni. A partire da quei dieci orsi, oggi la popolazione stimata si aggira intorno agli 80 individui, anche se nel corso degli anni sono almeno una trentina gli orsi di cui si sono perse le tracce perché non più rilevati oppure morti o uccisi.

Tra questi - prosegue la nota - le storie tristissime e indimenticabili di KJ2 freddata da un colpo di fucile esploso da un agente Forestale, o di Daniza. Attualmente DJ3, M49 e M57 stanno marcendo rinchiusi nel recinto del Casteller (Trento), grande (per ciascuno) meno di un'area di sgambamento cani. La relazione con questi magnifici animali selvatici va ripensata dalle fondamenta, favorendo un rapporto rispettoso tra umani e orsi, coinvolgendo anche la politica nazionale".













Altre notizie

il ricordo

«René, un modello per i nostri giovani con l’etica del samurai nel cuore» 

Il sindaco: «Spaziava dalle arti marziali al gruppo parrocchiale, dal Volkstanzgruppe all’Egetmann. E c’era sempre per tutti» Anche il papà era morto in montagna. Il campione e amico Zadra: «Un esempio in termini di coraggio, onore, lealtà con un pizzico di sana follia» (nella foto René Calliari con l’amico e coach Markus Zadra)


Massimiliano Bona

Attualità