L'APPELLO

La lettera del Vescovo: «Piazza Vittoria diventi piazza della Pace»

Il presule interviene per i 100 anni dalla fine della Grande Guerra: tutti sono usciti sconfitti



BOLZANO. Piazza Vittoria? No, piazza della pace. «Sarebbe un segno concreto e lungimirante se fosse ridedicata così. E anche della comprensione e della convivenza».

Il vescovo Ivo Muser usa parole che tagliano a metà qualsiasi equivoco per dire da che parte devono stare i cristiani. E lo fa nei giorni del centenario di una vittoria, quella nella Grande guerra, che è sconfitta per gli altri e che lo sarebbe comunque per tutti. Nel fare memoria del dramma che si è consumato un secolo fa, il vescovo ricorda infatti che nessuna guerra è una vittoria.

«I monumenti di ogni genere inneggianti alla vittoria, che rimandano a dittature e guerre – scrive il presule –, dovrebbero perdere la loro forza di attrazione una volta per tutte. Sarebbe un segno concreto e lungimirante se la piazza davanti al monumento alla Vittoria a Bolzano fosse rinominata in piazza dedicata alla pace, alla riconciliazione, alla comprensione, alla volontà di convivenza! Non si chiamano vittorie quelle che si raggiungono attraverso guerra, nazionalismo, disprezzo di altri popoli, lingue e culture. Alla fine di una guerra ci sono sempre e solo sconfitti!».













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