Ricerca

La ricerca scientifica supporta l'agricoltura di montagna

Il Centro Laimburg ha studiato più di 50 colture



BOLZANO. Diversi team di ricerca del Centro di sperimentazione "Laimburg" conducono ricerche scientifiche applicate ad altitudini comprese tra 500 e 1.700 metri sul livello del mare.

L'obiettivo principale è sostenere le aziende agricole attraverso il trasferimento di conoscenze e consulenze, nonché lo studio di soluzioni e strategie per affrontare le sfide attuali dell'agricoltura di montagna. Negli ultimi anni, ricercatrici e ricercatori del Centro di Sperimentazione Laimburg hanno studiato più di 50 colture rilevanti per l'agricoltura di montagna dell'Alto Adige in più di 70 parcelle sperimentali distribuite su tutto il territorio.

A Teodone (Brunico) l'attenzione è rivolta alla gestione dei pascoli e delle colture arative. A Oris in Val Venosta vengono testate diverse specie e varietà di ortaggi. Nelle parcelle sperimentali di San Genesio, sopra Bolzano, e della Val Martello, le prove sperimentali si concentrano sulle drupacee, come albicocche e ciliegie, e sui piccoli frutti, come fragole e lamponi. Nelle zone di alta quota intorno a Merano, i ricercatori stanno studiando erbe e colture speciali come il castagno.

Le attività di ricerca vanno dalle prove varietali alle indagini agronomiche su qualità e resa, fino all'individuazione delle migliori pratiche agricole per contrastare patologie e parassiti. "L'agricoltura di montagna non solo contribuisce alla produzione di alimenti di alta qualità, ma anche alla conservazione del paesaggio culturale - spiega il direttore del Centro di sperimentazione, Michael Oberhuber - Con il nostro approccio di ricerca applicata, vogliamo sostenere gli agricoltori di montagna con conoscenze scientifiche direttamente correlate ai reali bisogni della pratica agricola e aumentare l'efficienza economica delle aziende. In questo modo, contribuiamo a un'agricoltura sostenibile e resiliente nelle nostre aree montane". 













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