Alla stazione abbandonata le E-bike per i pendolari 

Mobilità. Il Comune accarezza l’idea di creare un deposito per il servizio treno-bici Il vicesindaco Seppi: «Intanto valutiamo l’aggiunta di un convoglio ai mezzi provenienti da sud»


Bruno Canali


Laives. La costruzione di una pista ciclabile fra la città di Laives e la sua stazione ferroviaria riporta all’attualità anche il discorso relativo all’utilizzo della vecchia stazioncina dei treni che si trova – abbandonata – accanto a quella nuova. Una delle idee caldeggiate in passato era quella di adibirla a deposito di biciclette nel momento in cui dovesse iniziare il servizio “treno-bici”, cosa che però ancora non è avvenuta.

«Se ne era parlato a suo tempo con Sta (Strutture trasporto Alto Adige Spa) – ricorda a proposito Giovanni Seppi, vicesindaco di Laives – ma non ci sono stati ulteriori sviluppi. Prossimamente avremo un incontro con Sta per parlare della stazione ferroviaria a San Giacomo e vedremo se ci sarà occasione anche per tornare sulla nostra vecchia stazioncina. Quello di cui sicuramente discuteremo riguarderà il potenziamento del servizio di trasporto passeggeri su rotaia, un discorso che già aveva avviato Hans Joachim Dalsass quando ancora era Obmann Svp a Laives, tenuto conto che i convogli in arrivo da sud, negli orari di punta del pendolarismo, sono sempre stracolmi. Sarebbe necessario aggiungere un convoglio ferroviario in più, che comunque non fermerebbe a Laives ma a Mezzocorona e a Ora. Questo però, pur non fermando a Laives, contribuirebbe ad alleggerire la pressione dei passeggeri sugli altri convogli locali. Inoltre, con la costruzione della galleria del Virgolo, sulla linea ferroviaria Verona-Brennero diventerebbero più frequenti i passaggi».

Tornando alla vecchia stazione ferroviaria abbandonata, il vicesindaco spiega che in Sta c’è il settore della “Green Mobility”, quello che si occupa anche dell’eventuale scambio bici-treno. «Noi intanto siamo concentrati sulla realizzazione della ciclabile lungo via Stazione – così Seppi – ma sicuramente un modello come quello adottato dal Comune di Appiano diventerebbe molto interessante anche per noi, e in esso recupererebbe una funzione attiva anche la vecchia stazioncina ferroviaria, come ricovero per le biciclette elettriche in affitto, proprio come ad Appiano. Così chiunque potrebbe prendere una bicicletta in città, recarsi alla stazione ferroviaria, lasciarla lì e andare con il treno al lavoro. Al ritorno, scendere dal treno, recuperare la bicicletta e quindi rientrare in città lungo la pista ciclabile, per poi parcheggiare la bici nel deposito centrale. È un’idea che prima o poi varrà la pena di valutare».

Il Comune di Appiano ha acquistato un centinaio di biciclette elettriche che ha messo a disposizione di coloro che le chiedevano, applicando una tariffa modesta per il noleggio annuale. La proposta, nel comune dell’Oltradige, è stata accolta subito con entusiasmo e a quanto pare funziona. A Laives potrebbe addirittura servire non solo per andare e venire dalla stazione ferroviaria ma direttamente da Bolzano, che dista 7 chilometri, un’opzione favorita indubbiamente dall’estensione della rete ciclabile fra le due realtà».

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