Bianchi: tram flop clamoroso Bolzano pensi alla variante 

Polemica dopo il voto. I 19 mila «No» danno al sindaco l’occasione per tornare sulla statale 12 «La Provincia riprenda in mano il piano per completarla, e il capoluogo smetta di escluderci»


Bruno Canali


Laives. Così il sindaco Christian Bianchi commenta la bocciatura del progetto per realizzare il tram a Bolzano: «Questo risultato referendario dimostra ancora una volta che se si prendono decisioni in ambiti ristretti, talvolta si rischia poi di essere assolutamente distanti dalla percezione e dalla volontà popolare».

«Negli ultimi tre anni – prosegue il sindaco – abbiamo assistito a una serie di decisioni prese unilateralmente da Comune di Bolzano e Provincia, senza premurarsi perlomeno di avvisare anche gli altri soggetti direttamente coinvolti. Ho più volte avuto modo di manifestare il mio “stupore” per questo modo di agire, ma tant’è: è andata così con la bocciatura del terzo lotto della variante alla statale 12 e così anche per quel che riguarda l’ipotesi di spostare l’autostrada in galleria, tagliando in due il territorio comunale di Laives. In questo caso specifico, Bolzano ha inserito quest’idea in un proprio documento programmatico e noi siamo venuti a conoscenza dell’ipotesi che si stava progettando sulle nostre teste in modo del tutto casuale. Come detto, nessuno si era curato di avvisarci che si stava ipotizzando uno progetto del genere sul nostro territorio».

Bianchi perciò torna a chiedere alla Provincia che venga istituito un tavolo di confronto quando si tratta di affrontare progetti che non riguardano solo il territorio comunale di Bolzano ma si riflettono pure sul territorio circostante. «Non è ammissibile – dice – che scelte che ci riguardano tutti vengano prese da pochi, e non ci si meravigli poi se queste non sono condivise e vengono avversate. Per quanto riguarda specificatamente la viabilità, preso atto che Bolzano è “sotto scacco”, occorre comunque tenere presente che non si tratta solo di un problema del capoluogo, ma di tutti. Pur comprendendo le giuste ragioni di Bolzano, quindi, torno a chiedere che, per affrontare questioni di questa portata, si faccia un tavolo fra tutti e, ferme restando le ragioni di Bolzano, si prenda atto che le soluzioni servono sia per il traffico nel capoluogo sia per quello di transito, che attualmente invece deve attraversare la zona industriale di Bolzano, sia che si vada a Merano sia che si vada verso la val d’Isarco. E se il traffico è oramai caotico, di mezzo ci vanno anche i mezzi pubblici, nuovi o vecchi che siano, e gli operatori economici, che perdono ore in colonna, e per le imprese il tempo è denaro».

Il sindaco sostanzialmente continua a chiedere alla Provincia che venga ripreso in mano il piano che prevedeva il completamento della variante in galleria fino all’imbocco della val d’Isarco per fare in maniera che chi va verso nord non sia costretto, come è attualmente, ad attraversare l’intera zona industriale di Bolzano. Lo stesso vale per il sottopasso in via Einstein per chi uscendo dalla variante alla statale 12 deve dirigersi verso Merano. Quest’ultimo intervento ad ogni modo è già stato programmato.













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