Distretto, restano in città i servizi essenziali 

La promessa in un incontro tra i vertici dell’Asl e il sindaco di Laives Bianchi Reperite sedi alternative alla Domus Meridiana e alla Kulthurhaus


di Bruno Canali


LAIVES. È avvenuto ieri, nel municipio di Laives, l’incontro per trovare una soluzione alla chiusura per alcuni mesi del distretto sanitario. Il 27 agosto infatti inizieranno lavori inderogabili di ristrutturazione della sede affacciata su piazzetta Falcone e Borsellino, con chiusura dei locali per almeno due mesi nell’interrato, al piano terra e al primo piano. Il sociale, al terzo, resterà invece regolarmente agibile.

Inizialmente pareva non esserci soluzione alternativa al trasferimento, a Bolzano, Ora o Egna dei servizi sanitari presenti nel distretto, e questo avrebbe comportato un grave disservizio, prospettiva che ha spaventato molti utenti. Ieri erano presenti il sindaco di Laives Christian Bianchi e altri rappresentanti del Comune, il sindaco di Vadena Alessandro Beati, i vertici dell’Azienda sanitaria, il presidente della Comunità comprensoriale e i responsabili del distretto di Laives.

«Nei giorni scorsi – ricorda Bianchi – avevamo ribadito la necessità di trovare una soluzione, e che come Comune non eravamo disponibili a rinunciare a questi servizi importanti sul nostro territorio. Quest’azione, molto decisa, ha portato all’identificazione delle soluzioni, portate ieri dal dottor Tait. In sintesi, gran parte dei servizi del distretto vengono mantenuti sul nostro territorio, utilizzando sedi alternative, reperite alla Domus Meridiana, alla Kulthurhaus, e presso il distretto stesso. Saranno garantiti tutti i servizi amministrativi, il servizio prelievi, il servizio infermieristico (sia interno sia a domicilio), il consultorio materno e i corsi di preparazione al parto, questi attraverso il consultorio Kolbe di via Nazario Sauro e il servizio di riabilitazione. I servizi sospesi per il periodo dei lavori saranno solo quelli specialistici, come il dentista, che per complessità di spostamento delle apparecchiature necessarie è più opportuno affidare agli altri distretti sul territorio. Esprimo quindi soddisfazione per il risultato – conclude Bianchi –, con queste conferme possiamo affrontare serenamente il periodo dei lavori. I cittadini dovranno accettare che questi servizi siano svolti in sedi temporanee che probabilmente non offriranno lo stesso comfort di quelle del distretto, ma mantenere questi servizi sul territorio era l’obiettivo principale».

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