Fabio è tornato da Saigon Si curerà al San Maurizio 

Ieri un’ambulanza della Croce Bianca è andata a prenderlo a Monaco di Baviera In viaggio con lui l’infermiere Maurizio Emanuelli. È uscito dal coma e sta meglio


di Bruno Canali


LAIVES. Dopo una degenza di oltre 3 mesi in un’ospedale di Saigon dove è rimasto in bilico tra la vita e la morte a causa di un grave incidente domestico, Fabio Anesini finalmente è tornato a casa. La notizia ha subito fatto il giro di Laives, la sua città, che si era mobilitata per farlo tornare organizzando una raccolta fondi sostenuta anche dall'assessora provinciale Martha Stocker, che aveva preso a cuore il caso dopo avere incontrato i familiari di Fabio. Ieri mattina, l'aereo proveniente dal Vietnam con Fabio Anesini a bordo, è atterrato alle 7 all'aeroporto di Monaco di Baviera dove lo attendevano Peppi Haller e Nadja Degasperi e poi, con un'ambulanza della Croce Bianca è stato trasportato all'ospedale di Bolzano, dove è arrivato verso le 13 sorridente, seppur molto provato dalla terribile avventura. Il suo "angelo custode" è stato Maurizio Emanuelli, infermiere del reparto rianimazione dell'Ospedale di Bolzano che è andato volontariamente a prenderlo in Vietnam per riportarlo a casa. «A nome di tutti - dice anche il sindaco di Laives - voglio esprimere grande soddisfazione per questo ritorno e un ringraziamento a i tanti che si sono mobilitati per raggiungere il risultato, insieme all'assessora Stocker e a Südtirol Hilft. È indubbiamente una grande notizia e quindi speriamo che qui riesca a recuperare grazie alle cure per rimettersi al meglio».

Ora, per Fabio Anesini inizierà un lungo periodo di riabilitazione per consentirgli di recuperare quanto prima, in modo tale da poter tornare a riabbracciare il piccolo Leonard, avuto dalla compagna Lynh. In Vietnam era rimasto vittima di una folgorazione. Per giorni aveva lottato fra la vita e la morte, mentre a Laives si metteva in moto la macchina della solidarietà e appena le sue condizioni hanno consentito il trasferimento è partito per l’Italia.

Il risultato di questo grande lavoro ha visto impegnato in primo luogo il Consolato Italiano di Saigon, che è stato uno dei principali protagonisti; quindi l’assessorato alla sanità della Provincia di Bolzano, che ha fatto da ponte tra le autorità in Vietnam e la Südtirol Hilft/Alto Adige Aiuta, il cui fondamentale contributo ha reso possibile il rientro assieme alla mobilitazione di amici (i Fabio's Brothers) e tante persone che hanno raccolto fondi, insieme all'amministrazione comunale di Laives.

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