L’opposizione: canonica, soldi gettati via 

Franceschini: «Troppi 500 mila euro per rinnovare lo stabile, meglio abbatterlo e costruirne uno nuovo»


di Bruno Canali


LAIVES. Con buona parte dei consiglieri di opposizione che si sono ritirati "sull'Aventino", la maggioranza che amministra il Comune di Laives ha approvato il bilancio di previsione 2018 e anche quello triennale, che arriva al 2020. Lo ha fatto - come detto - con i banchi dell'opposizione semivuoti, vuoi perchè chi, come i consiglieri di Uniti nell'Ulivo (Fabrizio Oliver, Giuseppe Di Anselmo e Daniele Galler) non si sono presentati per protesta; chi, come la consigliere Debora Pasquazzo (Pd) era assente giustificata e chi, come Dario Volani (Fides), Giorgio Zanvettor (Verdi) ed Emilio Corea (Pd) ha abbandonato, chi prima e chi dopo, l'aula. Filo conduttore della protesta: l'avere ricevuto la documentazione del bilancio un giorno prima della convocazione del consiglio comunale con carattere di urgenza, nonostante - hanno sottolineato le minoranze - la giunta avesse tempo fino a fine mese per portarlo, un lasso di tempo nel quale è impossibile anche solo leggere tutto il "malloppo", figurarsi studiarlo a fondo. In aula sono rimasti fino alla fine solo quattro consiglieri del Pd (Sara Endrizzi, Dino Gagliardini, Cristina Busetti e Marco Franceschini) che comunque non hanno partecipato al voto finale del bilancio per identici motivi dei colleghi.

La polemica durante la serata si è focalizzata sulla spesa ( superiore a 500mila euro) per il risanamento complessivo, con riqualificazione energetica, della vecchia canonica di via Pietralba, immobile di proprietà comunale. "State buttando i soldi - ha attaccato Franceschini - perchè meglio sarebbe a questo punto prevedere di abbattere l'edificio oramai vetusto per rifarlo nuovo, cosa che consentirebbe anche di recuperare superficie senza aumentare cubatura, così da avere poi vani utili per varie possibilità".

Il vice sindaco Seppi e vari consiglieri di maggioranza hanno invece difeso la scelta (che del resto fa parte del programma di coalizione) giustificandola col fatto che si tratterebbe di uno dei pochi edifici storici (risale al 1850) ancora presenti in città, una considerazione contestata però da Marco Franceschini perchè la canonica non figura fra gli "Insiemi" da tutelare e nemmeno fra i beni artistici. Il vice sindaco a sua volta ha spiegato che la canonica ha lo stesso valore storico di altri edifici attorno e va preservata.

Queste polemiche, alla fine hanno relegato in secondo piano le cifre che l'assessore alle finanze, Daniela Vicidomini, ha illustrato con l'ausilio di varie slide. Tra queste, i 23 milioni circa di investimenti e i 19 milioni e 655 delle spese correnti, insieme alla scelta di continuare anche con l'estinzione di mutui accesi negli anni passati per alleggerire gli impegni del bilancio e liberare risorse per investimenti.













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