zona artigianale 

Ladri rubano una cassaforte a colpi di mazza sul muro

LAIVES. Periodicamente le “visite notturne” dei ladri si registrano anche nel territorio comunale di Laives: l’altra notte alcuni malviventi hanno colpito la sede di un’attività produttiva in zona...



LAIVES. Periodicamente le “visite notturne” dei ladri si registrano anche nel territorio comunale di Laives: l’altra notte alcuni malviventi hanno colpito la sede di un’attività produttiva in zona artigianale “Vurza”, alla periferia sud di San Giacomo.

Nottetempo sono entrati in un edificio che ospita un’attività commerciale forzando una finestra nonostante al piano superiore dormisse il titolare. Stando alle riprese delle telecamere di sorveglianza, questi ladri hanno lavorato a lungo per scardinare una cassaforte dal muro e quando si sono resi conto che il lavoro era più complicato del previsto hanno iniziato a colpire il muro con una mazza. È stato a quel punto che il titolare della ditta si è svegliato e, resosi conto di ciò che stava succedendo al piano inferiore, ha pensato bene di chiamare il 112. Purtroppo, però, il tempo intercorso fra la chiamata e l’arrivo delle forze dell’ordine è stato più lungo del previsto. I ladri nel frattempo si sono dileguati nella campagna passando per un foro nella rete di recinzione praticato in precedenza. Con loro si è volatilizzata la cassaforte, che comunque non conteneva valori ma solo mazzi di chiavi. Questo, insieme al muro rotto e alla cassaforte, è stato il danno maggiore: il titolare ha dovuto cambiare tutte le serrature, e trattandosi in buona parte di chiavi speciali la spesa è stata di alcune migliaia di euro. Qualche perplessità comunque è rimasta al derubato per quanto ha riguardato il tempo intercorso fra chiamata al 112 e l’arrivo dei carabinieri, «un tempo che mi è parso abbastanza lungo – ha detto l’uomo – poiché è bastato ai ladri per allontanarsi nel buio della campagna con la cassaforte, come hanno registrato le telecamere di sorveglianza».

Sui tempi di reazione fra chiamata al 112 e arrivo dei soccorsi, qualche perplessità l’avevano manifestata tempo addietro anche alcuni abitanti di Pineta in occasione dell’incendio che aveva distrutto ultimo piano e tetto di un condominio in via Longon. In quel caso alcuni vicini avevano dichiarato di avere composto il 112 appena visto il fuoco nella casa accanto, ma di aver ricevuto risposta solo diversi minuti dopo. (b.c.)













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