San Giacomo

Laives recupera il «tesoretto» che serve a ultimare la ciclabile 

I soldi (un milione di euro) provengono da un contributo della Provincia per la riqualificazione di via Kennedy. Il vicesindaco Giovanni Seppi: «Vanno spesi entro l’anno, quindi abbiamo deciso di utilizzarli per il prolungamento della pista»



LAIVES. Del vecchio contributo che la Provincia aveva assegnato al Comune di Laives, ancora quando vi fu la rinuncia alla cittadella dello sport, c’è ancora un milione depositato. Sono soldi che vanno impegnati entro un certo periodo, pena la restituzione alla Provincia.

«L’importo va speso entro quest’anno - afferma a proposito Giovanni Seppi, vicesindaco di Laives – e prevedevamo di utilizzare il milione nell’ambito del progetto per al riqualificazione di via Kennedy, cosa che, dati i tempi, non è però possibile. Quindi abbiamo deciso di spostare il milione di euro sull’intervento che riguarda il prolungamento della pista ciclabile a sud di San Giacomo, progetto che si accompagna ad altri lavori, come il risanamento del sottopasso pedonale in centro a San Giacomo, l’installazione di barriere lungo la ciclabile, sistemazione di via Pascoli, il tutto per una spesa di circa 1 milione e 200 mila euro. Questo intervento attualmente è in fase di aggiudicazione alla ditta che ha vinto l’appalto, mentre la Provincia a sua volta provvederà alla posa delle infrastrutture per al fibra ottica».

Dunque, la pista ciclabile a sud di San Giacomo, che attualmente termina a metà del lungo rettilineo, sta per essere prolungata fino all’altezza della zona produttiva Vurza. Da lì, per arrivare a collegarla a quella di Pineta, mancherebbero alcune centinaia di metri, quelli di fronte alla zona produttiva Vurza. Si sta valutando il da farsi perché il problema principale in questo caso è il superamento della variante alla statale 12 dove c’è la rotatoria nord di Pineta.

«Ne stiamo parlando con l’assessore provinciale Daniel Alfreider, l’Ufficio infrastrutture della Provincia e S.t.a - aggiunge Seppi – proprio per stabilire quale sia la soluzione migliore. Una delle ipotesi sarebbe anche la realizzazione di una passerella a sbalzo attorno alla rotatoria nord di Pineta; staremo a vedere. Invece l’altra idea, di “svoltare” con la pista davanti alla zona Vurza per proseguire poi lungo il fosso “Landgraben” in direzione della zona sportiva Galizia e poi verso via Stazione a Laives, fa parte di un discorso più ampio. In questo caso, prima di tutto, va trovato un accordo con i proprietari privati degli appezzamenti agricoli lungo il Landgraben, come è stato per la pista in via Stazione, onde evitare il rischio di ricorsi che farebbero dilatare i tempi».

Al di là dei dettagli, di fatto la rete di piste ciclabili nel territorio comunale di Laives si sta progressivamente ampliando in varie direzioni. Si attende anche che venga completata la parte sul territorio di Vadena, in zona “Cervo” dove interviene invece la Comunità comprensoriale.













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