Nuovo cantiere comunale,  il trasloco diventa un rebus 

L’incarico. Affidato agli ingegneri della Proplan il compito di progettare i nuovi spazi Primi materiali nel capannone in zona Vurza acquistato per 800 mila euro fra le polemiche


Bruno Canali


Laives. La giunta comunale di Laives ha deliberato recentemente un incarico allo studio "Proplan" di Bolzano, affinché faccia una valutazione in merito a quello che potrà essere il migliore utilizzo del capannone che il Comune aveva acquistato all'asta, specialmente alla luce delle esigenze attuali del cantiere comunale. Quel capannone, infatti, è stato acquistato dal Comune specificatamente per trasferirvi il proprio cantiere, posto che quello attuale, oltre ad essere oramai sottodimensionato, non risponde nemmeno più alle normative sulla sicurezza. Infatti, ancora durante la passata amministrazione, si prevedeva di spendere, per la messa in sicurezza del vecchio cantiere comunale, una somma attorno ai 300 mila euro, una spesa notevole, per poi avere comunque un cantiere oramai inadeguato. Era stato partendo da queste considerazioni che, appena si è presentata l'occasione favorevole, il Comune ha acquistato un capannone in zona produttiva Vurza, spuntando un prezzo, all'asta, pari a 800 mila euro (in prima battuta era stato proposto ad un milione e 400 mila euro, per poi scendere fino a 750 mila euro).

Polemiche.

Alle critiche dei gruppi di opposizione in consiglio comunale, il vicesindaco aveva risposto che l'acquisto è stato un affare e il capannone è in una posizione interessante all'interno della zona produttiva Vurza, con una superficie complessiva di circa duemila metri quadrati. Il capannone è di 856 metri quadri, con una possibilità di ampliarlo di ulteriori 238 metri quadri e realizzare un solaio interno dividendo in due l'altezza e recuperando così ulteriore spazio. Ci sono poi 314 metri quadrati di piazzale esterno e 251 di uffici. Il solo capannone ha dimensioni simili alla sede del cantiere attuale, in cima a via Pietralba. I dubbi manifestati dall'opposizione riguardavano soprattutto la prospettiva di dover spendere ancora soldi per adattare il vecchio capannone alle nuove esigenze come cantiere comunale. Questo comunque lo si potrà verificare quando i tecnici incaricati dalla giunta presenteranno lo studio di fattibilità richiesto. Mentre si valuta come proseguire con l'iniziativa, presso il cantiere in zona Vurza sono già stati depositati vari materiali che il cantiere comunale aveva in zona Vallarsa, liberando così quell'area che verrà messa a disposizione del gruppo scout locale insieme alla casetta prefabbricata.

Mutate esigenze.

«Rispetto al passato - spiega il vice sindaco Giovanni Seppi - sono cambiate anche le esigenze del nostro cantiere comunale: gli operai sono in numero minore e la loro attività oramai richiede sempre maggiore specializzazione, anche per le manutenzioni del patrimonio pubblico. Lo studio Proplan ci fornirà infine delle indicazioni su quale sia la struttura migliore da allestire già che abbiamo a disposizione una nuova sede per il cantiere comunale. Comunque averlo acquistato per 800mila euro risulta un affare dal punto di vista economico».













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