mobilità

Pendolari in pressing per il treno dell’Oltradige 

Ci sono 20 mila persone che ogni giorno vanno a Bolzano, e 41mila veicoli che ogni giorno percorrono la MeBo. Oberkofler (Verdi): «La Provincia si ostina a ignorare questa esigenza»


Massimiliano Bona


APPIANO/CALDARO. Passano gli anni ma il tema del potenziamento del trasporto pubblico nell’Oltradige resta una priorità assoluta. Il metrobus, per quanto utile, da solo non basta. Ogni giorno ci sono 20 mila pendolari che vanno avanti e indietro e in zona Pillhof - nel Comune di Appiano - e ben 41.000 veicoli percorrono quotidianamente la superstrada Merano-Bolzano. Cifre che impongono una riflessione seria.

«Il Piano - commenta Zeno Oberkofler dei Verdi - della mobilità è uno strumento essenziale per ridefinire l’intero ambito secondo le esigenze delle persone e la tutela del clima, ma anche per ottenere i necessari finanziamenti dall'Unione europea. L'obiettivo generale del piano è rendere più attrattive le ferrovie, gli autobus e le biciclette ma anche di portare avanti importanti progetti come ad esempio il tunnel del Virgolo o la variante della Val Riga».

Per l’Oltradige, purtroppo, non sembra esserci la stessa attenzione. «Non è comprensibile tuttavia perché nel piano non sia prevista una connessione ferroviaria con l'Oltradige. In media, ci sono circa 20.000 pendolari ogni giorno tra l’Oltradige e Bolzano. Molti devono recarsi all'ospedale o in zona industriale per lavoro, ma manca una connessione diretta con una capacità adeguata». Esiste già il progetto Hüsler - noto ingegnere svizzero - che prevede un collegamento da Caldaro al nodo intermodale di Ponte Adige e fino alle due stazioni ferroviarie del capoluogo (Bolzano Sud/Fiera e stazione centrale). Ora dovremmo passare alla fase di pianificazione per richiedere i necessari finanziamenti a livello europeo e nazionale. Ciò non sarà possibile se il progetto non troverà spazio nella strategia per la mobilità futura della provincia».

L’Astat: solo il 5,4% degli altoatesini usa il treno.

Secondo l’Astat, solo il 5,4% dei pendolari in Alto Adige utilizza il treno. «Questo - proseguen Oberkofler - è decisamente troppo poco considerando gli obiettivi climatici che dobbiamo raggiungere. Se vogliamo che le persone in futuro non dipendano principalmente dall'auto, è fondamentale investire anche in nuove infrastrutture. Per farlo, dobbiamo prendere ora le decisioni necessarie. Se creiamo collegamenti comodi, affidabili e veloci, le persone si sposteranno sul trasporto pubblico locale. In questo senso, il treno per l’Oltradige apporterebbe un contributo significativo».

Serve maggiore sicurezza (stradale) a Pillhof.

Contestualmente va risolto il problema sicurezza a Pillhof, fino allo svincolo Mebo, teatro di decine di incidenti, anche gravi. Secondo l’assessore provinciale Daniel Alfreider la costruzione di due rotatorie all'uscita della MeBo di Appiano mira a garantire una maggiore sicuzza. Attualmente si stanno valutando i campioni di laboratorio delle indagini geologiche ed è in corso la progettazione. Il Dipartimento Mobilità prevede che i lavori possano iniziare già nell'autunno del 2024.

 













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