Laives

Stretto di Messina a nuoto: l’impresa di Natascha Pretto 

La nuotatrice di Laives nei giorni scorsi ha partecipato alla traversata fra Sicilia e Calabria: «Finalmente sono riuscita a coronare il mio sogno. I pericoli? Più che gli squali le meduse»



LAIVES. Il ponte sullo stretto non si sa quando arriverà. Intanto, però, c’è chi il braccio di mare fra Calabria e Sicilia lo attraversa a nuoto. Lo ha fatto, misurandosi con sé stessa, prima ancora che con gli altri partecipanti, Natascha Pretto, classe 1979. Domenica 6 agosto la nuotatrice di Laives ha coronato uno dei sogni che accarezzava da tempo: nuotare gareggiando in acque aperte su lunga distanza. L’occasione è arrivata con la storica traversata dello stretto di Messina, manifestazione arrivata alla sua 59esima edizione.

Come sia andata l’esperienza incredibile e unica lo racconta la stessa protagonista: «Il percorso prevedeva di nuotare lungo un tratto della costa siciliana, fino a Capo Peloro, e da lì prendeva avvio l’attraversamento del mare aperto fino alla costa calabrese. In tutto eravamo 40 professionisti e altrettanti master, categoria, quest’ultima, della quale faccio parte anch’io. Per sicurezza, durante la prova in mare eravamo affiancati da un barcaiolo. Il punto di arrivo era posizionato a circa 6,2 chilometri, distanza da percorrere nuotando fra le onde di un mare che, fortunatamente, era tranquillo e quindi lungo un tratto di costa, fino a raggiungere il porticciolo turistico di Villa San Giovanni».

«Mi sono allenata per un anno con la società Buonconsiglio Nuoto Trento - spiega ancora Natascha Pretto - e anche grazie al sostegno di “Bacio della Luna spumanti srl” e “@selbermocht_mit_liebe”, ho finalmente coronato il sogno che inseguivo da diversi anni: attraversare, appunto, lo stretto di Messina a nuoto».

Non è stato un gioco da ragazzi e, infatti, come è noto da sempre, il braccio di mare dello stretto che separa la Sicilia dalla Calabria è caratterizzato da forti correnti marine. Proprio contro queste correnti – ricorda Natascha, abbiamo dovuto lottare per tutto il percorso, ma a fare la differenza è stata sicuramente una forte determinazione, che mi ha portata addirittura a conquistare il secondo posto nella mia categoria dei master. Da sottolineare anche l’incredibile performance del mio compagno di squadra, Massimo Grisenti, terzo assoluto nella categoria master e primo nella sua categoria. Ci teniamo molto a ringraziare la Buonconsiglio Nuoto e in particolar modo l’allenatore Andrea Zenatti».

Attraversare il mare aperto, oltre alle correnti marine, potrebbe nascondere altri pericoli, ad esempio gli squali? E come ci si prepara per una fatica del genere? Domande girate direttamente alla forte nuotatrice. «Prima della partenza - spiega Natascha - ho fatto un’abbondante colazione per caricarmi di energia e poi ho assunto molta acqua per evitare disidratazione. Gli squali? No, direi che il timore piuttosto era per un possibile incontro con banchi di meduse che sono urticanti. È andato tutto bene e siamo felicissimi dei risultati ottenuti e di avere preso parte a qualcosa di unico». B.C.

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