Il caso

Lavora all'estero durante l'aspettativa, medico deve risarcire

Secondo quanto accertato, il dottore, mentre si trovava in aspettativa dall’Azienda sanitaria, dal 2010 al 2015, ha operato in Francia ed in Svizzera 



BOLZANO. La Guardia di Finanza di Bolzano, coordinata dalla procura della Corte dei conti, ha contestato ad un medico dipendente dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige un danno erariale di oltre 140.000 euro.

Secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle, il medico, mentre si trovava in aspettativa, dal 2010 al 2015, ha lavorato presso altre strutture sanitarie in Francia ed in Svizzera senza essere autorizzato dal proprio datore di lavoro.

La vicenda è emersa nell'ottobre del 2017, quando il medico, per poter partecipare ad un concorso da primario indetto dalla stessa Azienda sanitaria, ha presentato un curriculum nel quale ha riportato anche le proprie esperienze lavorative svolte all'estero durante il periodo di aspettativa concesso per motivi familiari per poter seguire all'estero la moglie, medico dell'Organizzazione mondiale della sanità.

Per questa ragione, è stato segnalato alla Corte dei conti per aver violato il principio di esclusività previsto per i dipendenti pubblici. La sezione giurisdizionale della Corte dei conti di Bolzano ha condannato il professionista al risarcimento alla Provincia di Bolzano del danno causato.

Poiché il medico si è rifiutato di fornire i dati relativi ai compensi percepiti all'estero, il danno erariale è stato calcolato sulla base degli stipendi medi dei medici francesi e svizzeri di analogo livello.













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