Mobilità

A Merano marciapiedi off limits per le siepi malcurate

Tante le proteste da parte dei pedoni per la mancata manutenzione degli arbusti da parte dei privati. Difficoltà soprattutto per chi è in carrozzina o si sposta con passeggini


Jimmy Milanese


MERANO. È una donna e madre di due figli . ma sono tante le segnalazioni - a sollevare la questione della percorribilità critica di alcuni marciapiedi meranesi, in particolare via Alpini ma non solo. A dire il vero sono tanti.

Spiega la donna: «Abito nei pressi della stazione e per fare la spesa o portare a spasso i miei bambini percorro spesso via Alpini. Peccato che da uno dei due lati il marciapiede sia quasi sempre invaso dalla siepe che sporge dalle ringhiere dei giardini privati, tanto da costringermi a camminare sulla strada.

Il punto è che alcuni privati a Merano non tagliano le siepi che cresco nei loro giardini, nemmeno quando invadono il marciapiede». Buon senso suggerirebbe che il verde privato debba essere mantenuto in buone condizioni e in uno stato di manutenzione tale da non arrecare disturbo ai cittadini, in modo da non invadere strade e soprattutto marciapiedi, come ormai sempre più accade di vedere nella nostra città. È un poco come quando in inverno nevica e molti cittadini non si curano di spalare la coltre bianca che si accumula sugli spazi pubblici attigui alle loro proprietà.

Ad ogni modo, soprattutto per via degli ultimi temporali che stanno investendo la nostra provincia, causa della chiusura anticipata del Lido e fonte di allarme per la popolazione tanto da avere indotto il sindaco a una comunicazione pubblica di prudenza, la corretta manutenzione del verde in suolo privato non dovrebbe essere sottovalutata.

Per evitare disturbo verso il prossimo, proprietari di piante e arbusti che confinano con aree pubbliche dovrebbero provvedere a proprie spese allo sfalcio di siepi e rami che debordano dalla loro proprietà. Disturbo che nei casi di persone disabili o con passeggino si trasforma in vero e proprio ostacolo alla circolazione, in particolare sui marciapiedi che a Merano corrono volentieri lungo giardini rigogliosi.

Non solo una questione di buonsenso, sia chiaro, perché è anche la legge a specificarlo. Così recita l'articolo 11 del Regolamento di Polizia: «Ogni area di verde privato deve essere tenuta in ogni momento in buone condizioni di manutenzione e decoro, con particolare riguardo alle sterpaglie, e in condizioni igieniche buone allo scopo di prevenire il proliferare di animali pericolosi per la salute o portatori di malattie.

È fatto inoltre obbligo di mantenere l’eventuale manto erboso a un'altezza tale da non essere potenzialmente causa di incendi o ricettacolo di rifiuti. È fatto obbligo ai proprietari di rimuovere immediatamente le ramaglie o quant'altro sia caduto sulla sede stradale». Regole che altre amministrazioni comunali - dove peraltro il verde non è nemmeno paragonabile a quello presente nella nostra città - hanno inserito in modo ancora più specifico nel proprio Regolamento di Polizia Urbana.

Ad esempio, obbligando alla regolare potatura delle siepi radicate su fondi privati se queste provocano restringimenti, invasioni o limitazioni di visibilità e di transito su strade o marciapiedi, ma anche chiedendo ai cittadini di occuparsi del taglio di piante collocate su fondi privati ma con evidente pendenza del tronco e proiezione della chioma sulla sede viaria o pedonale, quando da questo crescono rami suscettibili di caduta sulla carreggiata.

A dire il vero, ai sensi degli artt. 29-31-33 del nuovo Codice della Strada, i proprietari di giardini o aree verdi che insistono sui fondi confinanti con strade pubbliche e ad uso pubblico sarebbero comunque tenuti ad adottare gli accorgimenti di manutenzione ordinaria e straordinaria tali da evitare il verificarsi di situazioni d'intralcio o pericolo per i cittadini.

Come detto, la mancata cura delle siepi degli alberi posti in suolo privato ma che invadono gli spazi di viabilità comunale può costituire grave limitazione alla fruizione in sicurezza delle strade pubbliche e di uso pubblico, sia veicolare sia pedonale, così come può anche precludere la leggibilità della segnaletica stradale e l'efficacia della pubblica illuminazione.

Per questo motivo, in caso di incidenti stradali dovuti ad incuria del fronte strada, per i proprietari delle siepi degli alberi e delle foglie invadenti la sede stradale o pedonale possono materializzarsi profili di responsabilità civile e penale.













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