Aggressione con la roncola: 4 feriti 

Piazza Teatro. Violenta lite tra mezzanotte e l’una tra due gruppi di stranieri tra i bar Pavillon e Mic Mac e la banca. Coinvolte 10 persone Nella zona di notte si spaccia a cielo aperto, baristi e residenti sono esasperati. Potrebbe trattarsi di una ritorsione per un debito non pagato


Massimiliano Bona


Merano. Piazza Teatro, in pieno centro a Merano, assomiglia - ogni giorno che passa - sempre di più a piazza Stazione a Bolzano, da anni ritrovo abituale di piccoli criminali, spesso senza fissa dimora e alla ricerca di facili guadagni anche grazie al contributo dei residenti. Spaccio, risse, coltelli, mazze da baseball e persino roncole affilate, come è accaduto l’altra notte nella zona compresa tra i bar Pavillon e Mic Mac e la Banca di Trento e Bolzano, ancora chiusa (da un lato) con il nastro bianco e rosso delle forze dell’ordine. C’è stato un inseguimento, sono state ferite quattro persone, ma solamente una (per fortuna) è stata trattenuta in ospedale. Gli agenti del Commissariato di Merano, coadiuvati nella circostanza dai carabinieri, hanno trovato - oltre agli schizzi di sangue - anche la roncola, gettata a terra durante la fuga dall’aggressore, che è riuscito a farla franca.

Una ritorsione, forse per debiti non pagati.

In base alla prima ricostruzione dei fatti da parte delle forze dell’ordine - che a breve sentiranno i quattro algerini finiti in ospedale con ferite da arma da taglio di media gravità - un gruppo di nordafricani, poco dopo mezzanotte, era seduto al tavolino di un bar di piazza Teatro e stava chiacchierando del più e del meno. L’aggressore (spalleggiato da altri connazionali) è spuntato dal nulla e poco dopo è iniziata una violenta rissa alla quale avrebbero partecipato – secondo le prime testimonianze - almeno dieci persone.

Cinque giovani inseguiti da un uomo con la roncola.

Secondo l’informativa che la Questura invierà alla Procura di Bolzano sarebbe stato visto almeno un uomo che a volto scoperto si sarebbe scagliato - con la roncola in mano - contro altri cinque maghrebini e sarebbe riuscito a colpirne almeno quattro. Non c’era, probabilmente, l’intento di uccidere ma sicuramente quello di far prendere paura ai «rivali» (in affari) di turno. Si ipotizza che, tra i due gruppi, possa esserci stato un debito non saldato, legato con ogni probabilità al mondo dello spaccio, che in piazza Teatro ormai sembra essere diventato di casa.

Esercenti esasperati.

Almeno tre baristi della zona nelle scorse settimane hanno preso il coraggio a due mani e hanno chiesto alle forze dell’ordine un presidio fisso. Almeno fino all’una di notte, l’orario di chiusura di molti esercizi. Anche lo scorso weekend la polizia locale ha previsto un presidio fisso per evitare disordini, che sono scoppiati però a inizio settimana.

La rabbia dei residenti.

Sui social, ieri, molti meranesi hanno dato libero sfogo alla rabbia, arcistufi per una situazione che rischia di degenerare. «Io abito lì - confessa una meranese - e dopo le urla e il chiasso per le bottiglie rotte ho chiamato la polizia. Erano due gruppi e se le stavano dando di santa ragione. Non se ne può più: vogliamo controlli regolari per poter uscire e rientrare a casa in santa pace, senza correre il rischio di prenderci una bottiglia in testa o una coltellata».

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