Ampliamento del lido, terreni da bonificare 

L’impianto. Dai rilievi preliminari nell’area acquistata risultano valori fuori norma Il Comune affida il progetto di risanamento con analisi del rischio: i tempi si dilatano



Merano. L'ampliamento del lido comunale verso sud ovest, reso possibile dall'acquisto del terreno agricolo da quattromila metri quadrati che confina con l'impianto sportivo cittadino, potrebbe riservare sorprese che i tecnici comunali forse non avevano calcolato. Nei giorni scorsi infatti al termine di una prima indagine del sottosuolo, è emerso che i terreni sotto il prato coltivato a mele non sono sani e subito utilizzabili come qualcuno pensava. L'indagine geo-ambientale, affidata dal Comune a un tecnico specializzato, dopo e non prima dell'acquisto da un privato contadino per 1,29 milioni di euro, ha fatto emergere il superamento in diversi punti dei limiti previsti per la destinazione ad attività di balneazione e ricreazione. Inoltre nel progetto di riutilizzo dell'area per l'ampliamento del lido va anche tenuto conto che siamo dentro l'area di tutela del pozzo di acqua potabile presente in via Lido, dal quale Azienda municipalizzata attinge acqua per i rubinetti delle famiglie meranesi in caso di elevati consumi estivi o scarsa produzione dalle sorgenti.

Progetto di bonifica.

Per uscire da questa situazione il comune ha ora deciso di incaricare lo studio ingea di alessandro bozzanivia di realizzare un progetto di bonifica con analisi del rischio. lo studio si avvarrà per il sondaggio della falda anche della geotec spa. l'intervento nel suo complesso richiederà l'esborso da parte del comune di 17 mila euro.

La situazione ora renderà sicuramente impossibile la consegna agli utenti del lido comunale dei 4 mila metri per ospitare prato e, forse, campetto da beach volley per l'inizio della stagione estiva 2020, vale a dire nel periodo delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale e della corsa per eleggere il nuovo sindaco di merano.

Percorso di valorizzazione.

L’allargamento del lido è un risultato a lungo inseguito dall’amministrazione comunale, nuovo passo nel percorso di valorizzazione dell’impianto dopo il profondo restyling di alcuni anni fa, quando erano state risistemate le due piscine maggiori e tutta la zona superiore, compresi gli scivoli. Già storicamente molto frequentata, con quell’intervento i numeri del lido comunale sono cresciuti in modo ulteriore evidenziando una certa scarsità di spazi. La necessità di reperire nuove superfici ha trovato una soluzione con l’accordo per l’acquisto di una fascia di frutteti nella zona verso Marlengo.

L’operazione è stata formalizzata nell’autunno del 2017 e si sperava, compiuti tutti i passaggi necessari, di metterla a disposizione dell’utenza entro l’avvio della stagione balneare del 2020, almeno come prato per poter distendere gli asciugamani in attesa di realizzare eventuali infrastrutture. Ora quest’intoppo che dilata la tempistica. ROG

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità